Una Carmen moderna e godibile, chiara nella narrazione attraverso la danza. Un esperimento coraggioso messo in piedi da una compagnia di giovani ballerini guidati da Josè Perez è andata in scena ieri sera al Teatro Antico di Taormina.
Sulle note della Carmen di Bizet e delle sue tante aree celebri suonate magistralmente e quasi ‘senza fiato’ dall’orchestra del Teatro massimo Vincenzo Bellini di Catania diretta dal maestro Stefano Salvatori, si è consumato per l’ennesima volta il dramma di Carmen e di Don Jose.
Seguendo la linea dell’opera di Georges Bizet, la trasposizione coreografica di Perez ha posto al centro i contrasti dell’animo umano in relazione alla vita, all’amore e alla morte.
Una sequenza scenica incalzante che non fa staccare gli occhi dalla narrazione danzata è forse l’intuizione migliore per rendere moderna Carmen e la sua storia che, in realtà, è senza tempo perché intrisa di sentimenti umani che attraversano le stagioni, la storia, la narrazione e le razze.
Il clima non più insopportabilmente caldo come nei giorni precedenti ha aiutato a riempire (o quasi) un teatro Greco che ha ospitato non solo appassionati ma tanti e tanti turisti che hanno scelto di aggiungere anche questo evento alla loro vacanza nella perla dello Jonio. Il resto lo hanno fatto la location spettacolare come sempre e le coreografie accurate nonostante la difficoltà di presentare interamente in danza un’opera che si suole sentire cantata.
Josè Perez, autore delle coreografie e sceso in prima persona ad interpretare Don Josè non ha deluso e non soltanto perché atteso alla prova. Anche dopo l’opera è rimasto sul palco portando in braccio un figlio in tenerissima età rimasto sveglio proprio per approdare fra le braccia del padre ballerino dopo le 23.
Irriverente, bulla, ma anche sensuale Carmen interpretata da Chiara Amazio, austera e di una presenza sempre aleggiante Micaela interpretata da Paola De Filippis. ha colpito il pubblico anche Marco Bozzato nel ruolo di Escamillo, raffinato e sinuoso, dalle linee precise e morbide assolutamente all’altezza del ruolo.
Ma ha dato un’ottima prova di se l’intero corpo di ballo composto da Roberta Bozza, Beatrice Rancani, Carla Farina, Serena Guerrera, Noemy Cottonaro, Zimmardi Lucia, Silvio Liberto, Antonio Barone, Daniele Sciarrone, Francesco Capasso, Vittorio Pagani, sempre al proprio posto, attento e capace.
Coreografia, scene (di Raffaele Ajovalasit) e costumi hanno aggiunto un che di zingaresco all’intera rappresentazione forse recuperando lo spirito originale di un’opera che nel tempo si è trasformata nella sua presentazione teatrale. Semplicemente efficaci i costumi di Xanto Danza di Marcella Panico.
A lavorare a questa idea/progetto (Una co-produzione Teatro Massimo Bellini di Catania e ASDC Futuro Danza Palermo) anche René De Cárdenas, assistente alle coreografie, mentre responsabile del tutto simona Filippone
Lo spettacolo ha debuttato il 14 settembre 2015 al Teatro Romano di Benevento è un’opera che è stata messa in scena in un atto unico da un’ora e mezza. Un’opera in danza che si pone come ponte tra passato e presente in cui è centrale il nodo dei sentimenti, delle emozioni che si spiegano in un’interpretazione simbolica, tanto nel personaggio di Carmen quando di Don Josè.
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