Sono 35 le scuole siciliane che si sono viste revocare la qualifica di “paritaria” fra il 2024 e il 2025. Nella classifica generale delle revoche la Sicilia è prima in Italia seguita a breve distanza soltanto dalla Campania anche se i cugini campani potrebbero raggiungerla a breve in questa triste classifica dei “diplomifici”.

Ma la guerra ai diplomifici non è finita e le ispezioni Ministeriali sono in corso o in arrivo dappertutto. Tutte le scuole che negli anni hanno ottenuto la parità con la scuola pubblica dovranno essere verificate alla luce dei nuovi stringenti criteri

I dati del Ministero dell’istruzione

Il Ministero dell’istruzione, dunque, rende noti i dati della “guerra ai diplomifici”. Nei primi mesi del 2025, in Sicilia sono state 11 le revoche della parità fra le scuole di II grado, di cui 8 a seguito delle ispezioni avviate nell’anno scolastico 2024/2025. Sempre in Sicilia, altre 24 revoche sono avvenute nel corso del 2024. Fra il 2024 e il 2025, dunque siamo a 35 revoche. Sempre nel 2024, le revoche sono state 11 in Calabria e 30 in Campania.

Il decreto legge della “stretta”

A permettere l’avvio di questa “stretta” sono state le circolari di fine 2023 e del 2024 ma adesso c’è uno strumento in più. Con il decreto-legge 45 del 2025, di recente approvazione, sono state previste misure chiare e definiti controlli stringenti per il contrasto dei cosiddetti diplomifici. Al contempo, in accordo con gli Uffici scolastici regionali e in attuazione del protocollo d’intesa firmato con la Guardia di finanza, è stata messa in atto, nei mesi precedenti, un’estesa azione ispettiva che ha portato alla revoca della parità a un alto numero di istituzioni scolastiche. Ispezioni sono ancora in corso.

Il Ministro Valditara

“La lotta contro i diplomifici sta iniziando a dare i suoi primi frutti concreti – commenta il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara – il nostro impegno è per una scuola seria, contrassegnata dal merito e dalla legalità”.