E alla fine Zamparini, quasi inconsapevolmente, confessa. Lo fa dicendo che ‘non sarebbe un dramma la retrocessione in Serie B della squadra rosanero’.

Abbiamo dato conto delle dichiarazioni di ieri alla Zanzara ma Blogsicilia aveva analizzato ed anticipato la circostanza qualche settimana fa spiegando nel dettaglio cosa produrrebbe per le casse del Palermo e del suo Patron la tanto temuta, dai tifosi, retroessione in cadetteria della squadra di viale del Fante.

Perchè Zamprini vuole retrocedere?

In occasione dell’ultima retrocessione, dice Zamparini, la società rosanero, e quindi il suo proprietario, ci ha rimesso 30 mln di euro. Chissà se è vero ma sembra credibile anche se la politica di acquisti e cessioni verso il mercato latino americano ed i Balcani fanno sorgere qualche dubbio circa la gestione amministrativa della Società Palermo Calcio.

Certo, sentir dire a Zamparini che ‘la volta scorsa siamo retrocessi con Dybala e Ilicic’ suona come una ulteriore ‘presa in giro’ nei riguardi dei tifosi. Dybala era poco più di un ragazzino e aveva bisogno di giocare con continuità prima di affermarsi come ha fatto nel Palermo in A prima e nella Juve dopo. Ilicic rimaneva quel genio incompreso che poi ha trovato maturità e continuità altrove, soltanto quest’anno, nella Fiorentina di Sousa.

Ma il Coming Out di Zamparini stride con le residue speranze di salvezza ancora testimoniate dalla classifica del Palermo e delle sue contendenti di fondo classifica mentre fa perfettamente il paio con una strategia di autodistruzione che è stata messa in campo costantemente nel corso della stagione sportiva della squadra. Otto o nove cambi alla guida tecnica, l’ostinazione, orientata dal Presidente, a mettere in campo giocatori mediocri e inadeguati e poi il colpo finale in occasione del più recente mercato invernale dove, anziché rinforzare una squadra con qualche difficoltà, il Presidente Padrone ha rimosso dal centrocampo l’unica risorsa adeguata in organico: quel Rigoni che lo scorso anno aveva sfiorato quota 10 gol ed oggi è andato a rinforzare il Genoa che poteva essere una diretta concorrente del Palermo targato Iachini.

Una strategia scientifica, una scelta dopo l’altra, tutte nella direzione di una retrocessione pressoché sicura. Speriamo ancora di essere smentiti nelle nostre valutazioni ma questa volta è Zamparini stesso a dare conforto alla nostra tesi: con la retrocessione quest’anno per il Palermo ci sarà un bel paracadute.

Poi venderà, dice Zamparini, sia che il Palermo resti in serie A sia che retroceda in serie B. E se non vende? Non sarà più Presidente. Bene, queste sono le uniche buone notizie della settimana. Non certo il ritorno di Ballardini e l’ennesimo esonero di questa settimana. Zamparini ha dato tanto al Palermo, è giusto ricordarlo ancora una volta. Ma la riconoscenza per sempre è cosa ben diversa dal riconoscimento di un merito che rimane nella storia del club. Adesso basta. Faccia posto in modo dignitoso perchè in alternativa perderà la faccia lui stesso nei confronti di una tifoseria che lo ha amato, è vero, ma che non è più disposta a tollerare ulteriori prese in giro.

Non siamo certo in favore di quei facinorosi che hanno mostraro domenica allo stadio quanto certa tifoseria, se non la città intera, sia da retrocessione tra i dilettanti. Ma la parte più consistente della tifoseria non lo merita, non merita più questo Presidente anziano che sta rischiando di travolgere nel fango 10 anni di storia e di prestazioni sportive e gestione calcistica.

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