A rischio di servizi comunali.

Il Comune di Palermo blocca la stabilizzazione dei precari, stato di agitazione dei dipendenti

Il Comune di Palermo ferma la stabilizzazione dei precari. Lo rendono noto Lillo Sanfratello (Cgil Fp), Mario Basile e Salvatore Lo Gelfo (Cisl Fp), Nicola Scaglione (Csa), Salvatore Sampino e Ilio Martines (Uil Fpl).

I sindacati hanno inviato una nota al sindaco Leoluca Orlando, denunciando che “i vertici comunali hanno annunciato la decisione di non utilizzare il D.lgs.75/2017 per i percorsi di stabilizzazione, senza dare alcuna motivazione”.

Le sigle sindacali sottolineano anche come “nessuna certezza sia stata fornita anche sulle eventuali proroghe dei contratti a tempo determinato, i primi dei quali sono in scadenza a partire dal dicembre 2018”.

“La situazione – aggiungono Sanfratello, Basile, Lo Gelfo, Scaglione, Sampino e Martines – è molto più grave alla luce delle scadenze che la città si trova ad affrontare nell’immediato, già a partire dalla prossima festività della Santa Patrona del 15 luglio, alla visita del Santo Padre prevista per il 15 settembre ed a tutte le iniziative della ‘capitale italiana della cultura’ che sono in programmazione entro il 2018, sulle quali pende la grave incertezza sulla garanzia dei servizi”.

Per i sindacati, il probabile slittamento dell’approvazione del bilancio di previsione del Comune mette a rischio il futuro dei lavoratori e rischia di arrecare gravi disagi alla cittadinanza.

“Attaccare i lavoratori comunali significa bloccare i servizi ai cittadini – dice Nicola Scaglione del Csa – Il sindaco deve comprendere che deve calarsi nella vita del Comune che si trova in grave affanno. Ad esempio nell’ufficio anagrafe i dipendenti sono ridotti al lumicino. Nell’ufficio che si occupa dei matrimoni c’è solo un dipendente. Ancora non è successo che una coppia non si sposa, ma solo perchè vengono distaccati di tanto in tanto alcuni dipendenti. Ma il rischio che qualcuno arriva e non si può sposare è molto concreto”.

“Il Comune ha scelto di far ricadere unicamente sulle spalle dei dipendenti responsabilità altrui – proseguono i sindacalisti – come dimostra la decisione di fermare l’applicazione di alcuni istituti contrattuali, per evitare possibili danni erariali conseguenti ai rilievi del Ministero dell’Economia e delle Finanze.

Oggi si gioca sulla pelle dei lavoratori a tempo determinato, lasciati nella totale insicurezza”. I sindacati hanno proclamato lo stato di agitazione di tutto il personale comunale, “preso atto dello stallo delle trattative e del grave danno per i lavoratori e per i servizi ai cittadini”.

Leggi l'articolo completo