Palermo

Il decentramento secondo Ugo Forello: le periferie diventano centro con otto ‘mini sindaci’ nelle circoscrizioni

Otto cittadini al servizio dei cittadini, otto “mini sindaci” nelle Circoscrizioni per trasformare le periferie in nuovi centri, assegnando nuove deleghe e maggiori poteri alle otto ‘municipalità’ di prossimità, che da centri di costo (medio annuo iscritto in bilancio pari a 3 milioni di euro) devono trasformarsi in centri di spesa, che erogano servizi essenziali. E’ l’obiettivo del M5S che, non a caso, in questa tornata elettorale ha deciso di presentare anche a Palermo le liste per eleggere propri rappresentanti negli otto Consigli di circoscrizione, che con più “poteri ai quartieri” devono diventare i ‘mini-municipi’ di prossimità, col compito di promuovere processi di partecipazione dal basso, avvicinando, davvero, i cittadini alle scelte dell’amministrazione.

Ma non è tutto, perché il M5S fa di più. E va persino oltre i dettami della nuova legge elettorale per gli enti locali, che, da quest’anno, in Sicilia introduce la doppia preferenza di genere, le cosiddette “quote rose”, nelle liste per il consiglio comunale. A Palermo il M5S, infatti, è l’unica forza politica che, andando aldilà degli obblighi di legge, candidando quattro donne e quattro uomini alla carica di presidente nelle otto circoscrizioni, attua il principio della parità di genere anche nelle liste per i consigli di quartiere. Si tratta di Roberta Milazzo (prima circoscrizione), Sergio Oliva (seconda circoscrizione),Rosalia Spataro (terza circoscrizione), Ferdinando Scalia (quarta circoscrizione), Calogero Picone detto Carlo (quinta circoscrizione), Valentina D’Orso (sesta circoscrizione); Maria Razzanelli (settima circoscrizione); Roberto Cecala (ottava circoscrizione).
Per i Cinquestelle bisogna ripartire dal decentramento amministrativo e dagli istituti di democrazia diretta, che devono diventare un metodo di governo della cosa pubblica in attuazione dl principio di sussidiarietà previsto dall’art.118 della Costituzione.

La strada indicata nelle linee programmatiche del M5S per Palermo, elaborate da centinaia di persone tra attivisti, esperti e cittadini, infatti,prevede: l’approvazione di un nuovo regolamento per il decentramento, che preveda il miglioramento dell’attuale assetto organizzativo con interventi modificativi in ordine ai servizi base e alle funzioni consultive e propositive; delega espressa alle Circoscrizioni di specifiche funzioni di interesse territoriale (tra cui manutenzione ordinaria relativa a strade, traffico veicolare, verde e decoro urbano) e una reale autonomia di spesa. Gli stanziamenti di entrata e di spesa di competenza di ciascuna delle otto Circoscrizioni, dunque, saranno iscritti in appositi capitoli del Bilancio comunale in misura adeguata a garantire l’esercizio delle funzioni attribuite e delegate e in rapporto alle risorse disponibili. E ancora l’approvazione dei regolamenti attuativi degli Istituti di partecipazione ad oggi inesistenti (referendum consultivo, consultazione e conferenze popolari) e la designazione della modulistica e delle informazioni ad uso dei cittadini (on line sul sito e cartacea in Circoscrizione); l’introduzione di strumenti di pianificazione/programmazione partecipata ( concorsi di progettazione sui temi di urbanistica, architettura, ambiente, sociale, etc. e di progetti, concorsi); l’attivazione di nuove Consulte civiche e la promozione di occasioni per lo svolgimento di conferenze cittadine su temi “sensibili” che riguardano il territorio (verde pubblico, differenze di genere e pari opportunità, trasparenza e partecipazione, ambiente e salute).

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Tra gli obiettivi di medio e lungo periodo anche la revisione delle piante organiche dotando ciascuna Circoscrizione di strumenti, effettive risorse umane e finanziarie per l’esercizio delle funzioni proprie e delegate con nuove piante organiche e figure dirigenziali, una per ciascuna delle otto Circoscrizioni, con un ruolo di coordinamento del personale, responsabilità gestionale, organizzativa e gerarchica dei servizi e del personale assegnato; e la programmazione delle priorità di spesa e degli investimenti funzionali all’esercizio dei servizi propri e delegati, al fine di esercitare una reale autonomia finanziaria.
“Più il potere è distribuito maggiore è la qualità delle scelte di amministrazione del territorio e della democrazia – dice il candidato sindaco del M5S Ugo Forello – per questo i presidenti delle Circoscrizioni cittadine devono diventare a Palermo sindaci di prossimità, che operano insieme al primo cittadino del capoluogo siciliano. L’obiettivo primario è favorire la partecipazione dei cittadini alla vita amministrativa del Comune e per farlo pensiamo che occorra modificare lo Statuto comunale di Palermo e i regolamenti sul decentramento. Per fare un esempio, del ruolo che dovranno avere le Circoscrizioni, nel programma abbiamo previsto l’introduzione di alcune zone no tax area, che favoriscano l’insediamento di nuove realtà d’impresa in particolare nelle periferie.

L’idea quindi è individuare una via in ciascuna Circoscrizione dove favorire la creazione di nuove botteghe artigiane, per fare un esempio, che per tre anni usufruiscano di esenzioni Tosap, Tari, Imu ma che vengano individuate da ciascuna circoscrizione. Stessa cosa per quanto riguarda il piano Buche. Nei primi tre mesi dal nostro insediamento realizzeremo una mappatura del territorio per pianificare gli interventi. In questo quadro ciascuna Circoscrizione avrà un ruolo chiave. Proponiamo un cambio di metodo che d’ora in avanti dovrà riguardare ciascuna municipalità decentrata, dove a decidere saranno i cittadini. Solo così possiamo contribuire a dare nuova vita alle periferie”.

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