Udienza a dicembre del 2018

Il flop della differenziata con l’Amia, Orlando citato in giudizio dalla Corte dei conti

Danno erariale. E’ l’accusa mossa al sindaco Leoluca Orlando dalla Corte dei conti, che ha citato in giudizio il primo cittadino (udienza a dicembre 2018) per il mancato avvio della raccolta differenziata nel periodo 2012-2014 quando l’Amia (che all’epoca si occupava della raccolta dei rifiuti ndr) era in gestione straordinaria. L’azienda successivamente è andata in fallimento e dalle sue “ceneri” è nata la Rap.

“Appare sorprendente la circostanza che la Procura Regionale abbia ritenuto di dover citare a giudizio il Sindaco del Comune di Palermo avendo, al contempo, disposto l’archiviazione delle posizioni del Commissario delegato e dei Commissari dell’Amia, soggetto attuatore, che erano proprio coloro ai quali era stato affidato lo specifico compito di implementare la raccolta differenziata nel Comune.

Proprio il fallimento della mission commissariale è il sostanziale certificato della mancanza di responsabilità della mia Amministrazione.
Per altro l’intera indagine è riferita proprio al periodo in cui l’Amia, poi fallita, era in gestione straordinaria non in capo al Comune e l’intera materia era sottoposta a commissariamento di Stato e Regione.

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Le udienze saranno occasione sia per chiarire la mia personale posizione sia per ribadire e ricordare la situazione di calamità istituzionale e fallimentare da me trovata a maggio del 2012.
Saranno anche occasione per sottolineare lacune e contraddizioni di una istruttoria che appare non equilibrata, anche alla luce della normativa vigente all’epoca dei fatti.”

Lo dichiara Leoluca Orlando in merito alla citazione in giudizio (con udienza a dicembre 2018) risposta dalla Procura della Corte dei Conti per presunto danno erariale relativo al periodo compreso fra il 2012 e il 2014.

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