Sono comparsi all’improvviso stamani, montati con lavori fatti alle prime luci dell’alba con martello pneumatico per ancorarli al terreno definitivamente. Sono i nuovi cassonetti dei rifiuti per il centro di Palermo, quei quartieri che fanno la raccolta differenziata.
Tecnicamente vengono definiti cassonetti ma in realtà sono dei ‘cestini’ (così vengono gergalmente chiamati dai palermitani) in metallo per le carte stracce, per i mozziconi di sigarette e così via. Non sono dunque i vecchi cassonetti ancora in uso dei quartieri dove non c’è la differenziata per conferire i rifiuti dopo le 18.
Un passo avanti di civiltà è stata la prima impressione. Ma qualcosa in questa vicenda non torna. I cestini in questione sono stati montati all’improvviso, senza avvertire dei lavori, ed esclusivamente in un quadrilatero di strade nel centro di Palermo. in pratica sono comparsi solo nella zona di via La Farina intorno allo stabile dove abita l’ex presidente del senato Renato Schifani.
“Sempre i soliti favoritismi” hanno pensato alcuni passanti, “i lavori di messa in posa da una via dovevano pur cominciare, ora si passerà alle altre”, hanno pensato, invece, gli inguaribili ottimisti. Ma in pochi si sono accorti di una stranezza.
I ‘cestini’ dei rifiuti sono stati montati esattamente a ridosso della zona rimozione istituita per motivi di sicurezza. Lì le auto non possono parcheggiare per prevenire gli attentati con un’autobomba. allora neanche i cestini dovrebbero starci. sono un contenitore perfetto per questo scopo. E in effetti non ci sono cestini a ridosso di nessuna delle abitazioni sensibili a Palermo.
Singolare il fatto che siano stati montati solo nelle aree di divieto di sosta mentre non ci sono cestini nelle zona adiacenti dove la sosta è consentita perché abbastanza distanti da non essere considerate più a rischio.
Delle due l’una: o l’esigenza di tutela è terminata ed è stato comunicato solo all’azienda che ha montato i cestini e a nessun altro scorte comprese, oppure è stato commesso un errore e quei cestini dovranno essere rimossi con urgenza.
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