garbato ma deciso 'no grazie' del penalista palermitano

Il ‘no grazie’ di Nino Caleca alla candidatura a sindaco: “Lusingato ma non è fra i miei obiettivi”

“La stima mostratami è lusinghiera e fa piacere ma la candidatura a sindaco di Palermo non è fra i miei obiettivi. Significherebbe chiudere lo studio professionale probabilmente per sempre e stravolgere il mio progetto di vita e professionale”.

Nino Caleca, avvocato penalista con uno degli studi più avviati e conosciuti della Sicilia se non d’Italia, ex assessore regionale all’agricoltura del governo Crocetta, rifiuta e va avanti. Fare il sindaco di Palermo non è fra le cose che lo stimolano. Assessore regionale sì, incarichi politici anche importanti ma che non incidano direttamente con la sua attività professionale sono i benvenuti, ma non altro. Lo studio resta la priorità.

Il suo nome è uno di quelli circolati fra i boatos di inizio anno ma sembra che più dellas proposta non ci sia mai stato

Come dargli torto, d’altra parte, con uno studio professionale che porbabilmente fattura in qualche ora lo stipendio mensile di un sindaco. Ma non è una questione di vil denaro. Caleca lascia trasparire chiaramente le sue prioorità personali e professionali.

Non nasconde, però, il fatto che su di lui si ricompatterebbe l’intero Pd. Lo hanno chiamato i renziani così come i giovani turchi, e perfino il sentaore Lumia e dunque gli uomini di Crocetta. Una sua candidatura a Palermo unirebbe tutte le anime divise del Pd e perfino quelle megafoniste.

Ma questa candidatura quasi certamente non ci sarà e di nomi ne circolano già altri

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