I carabinieri hanno arrestato Salvatore Tutone, 18 anni e Danilo Lo Nardo, 28 anni, accusato di spaccio di crack. Il primo è stato bloccato in un appartamento in piazzale Ignazio Calone a Palermo. Tutone non appena ha visto i carabinieri ha lanciato un pacco dalla finestra. Dentro sono state trovate 60 involucri di crack.
Nel corso della perquisizione sono stati trovati 115 grammi di cocaina e 3700 euro. Tutone è stato portato in carcere al Pagliarelli. Lo Nardo è stato bloccato in largo Giuseppe di Vittorio dopo un inseguimento a piedi. Sono state trovati addosso 3 grammi di crack e 70 euro. Lo Nardo è agli arresti domiciliari in attesa di convalida.
Tutto lo stupefacente sequestrato nel corso delle operazioni antidroga, sarà sottoposto alle analisi di laboratorio presso il L.A.S.S. (laboratorio analisi sostanze stupefaecnti) del Comando Provinciale dei Carabinieri di Palermo per le analisi qualitative e quantitative.
Il “crack” o “base” è una sostanza stupefacente nata in America molto diffusa anche in Gran Bretagna a partire dagli anni ottanta. Viene ricavata, tramite processi chimici, dalla cocaina. Essa viene poi assunta inalando il fumo dopo aver surriscaldato i cristalli in pipe apposite di vetro o ricavate spesso da bottiglie di plastica modificate o lattine. Questa operazione provoca degli scricchiolii che danno origine al suo nome.
E’ stato originariamente concepito e sintetizzato per uno scopo ben preciso: era destinato ai cocainomani cronici come sostituto della cocaina, in quanto l’assunzione nasale provocava la distruzione dei tessuti nasali, per cui l’unica modalità di assunzione alternativa era rappresentata dall’inalazione.
E’ uno stupefacente altamente pericoloso in grado di indurre elevata dipendenza e rapida assuefazione psicologica e fisica, inoltre è in grado di aumentare gli istinti violenti e disinibire i principali centri di controllo del sistema nervoso centrale. Spesso porta all’alienazione sociale o a forme di psicosi.
Gli effetti del “crack” hanno una “salita” immediata, intensa e molto breve (3-4 minuti). Il “crack” viene sintetizzato a partire dalla cocaina in polvere (cocaina cloridrato) con una base debole (solitamente bicarbonato di sodio o ammoniaca, che rendono la sostanza pura precipitandola, eliminando l’acido cloridrico usato per renderla solubile in acqua.
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