Lo scontro aereo con un avversario, la caduta rovinosa, il tremendo impatto di schiena e nuca sul terreno di gioco. Ecco le sequenze choc dell’infortunio capitato ad Agostino Calatabiano, 18enne calciatore del Bolognetta, durante la partita contro il Villabate, valida per l’undicesima giornata del campionato di Promozione (girone B).

Il giocatore è in coma farmacologico  ma le sue condizioni migliorano. Attimi drammatici vissuti in diretta dal pubblico presente alla partita, sospesa all’89’ dall’arbitro Lupo di Agrigento.

Al “Luigi Zarcone” di Villabate calano gelo e silenzio. Dopo i primi soccorsi, è corsa in ambulanza verso l’ospedale “Civico” di Palermo. Agostino Calatabiano era entrato in campo al 37′ del secondo tempo, in sostituzione del compagno Di Peri.

Sono ancora gravi le condizioni di Agostino Calatabiano, il giovane calciatore palermitano del Bolognetta (18 anni) che ieri durante la partita con il Villabate ha subito un terribile infortunio dopo un contrasto di gioco. Il ragazzo – che nelle scorse ore ha subito due infortuni – resta in prognosi riservata. Calatabiano è arrivato ieri pomeriggio al Civico ed è ricoverato nel reparto di Neurochirurgia. Le condizioni sono stabili ma critiche: il calciatore, a distanza di 24 ore dall’incidente di gioco, è ancora in coma farmacologico.

“Agostino si trova in Rianimazione – dice Giorgio Trizzino direttore sanitario dell’ospedale Civico  – le condizioni sono molto seir, dopo un primo intervento gli è stato riscontrato un edema: il ragazzo ha riportato una compressione cranica notevole. Saranno effettuate solo delle Tac di controllo. In questa fase non è pensabile risvegliarlo”.

L’incidente di gioco è avvenuto negli ultimi minuti della partita. Agostino era appena subentrato a un compagno. Poi – poco prima del triplice fischio dell’arbitro – è caduto rovinosamente a terra, a peso morto, in seguito ad un contrasto aereo, sbattendo schiena e nuca. Un impatto violento.

Il ragazzo è rimasto immobile e diversi giocatori, intuendo subito la gravità della situazione, sono scoppiati in lacrime. L’arbitro ha optato per la sospensione della partita. Al campo non c’era l’ambulanza (ma il regolamento comunque non lo prevede) e per i soccorsi dei sanitari si sono dovuti attendere oltre 20 minuti. Una volta giunto in ospedale i medici hanno deciso di operarlo “per ridurre un’emoraggia all’altezza del cervelletto”. In tantissimi si sono radunati al Civico e fanno il tifo per lui. Sperando in un risveglio.