Detenuto del carcere dell’Ucciardone denunciato perché ha cercato di fare entrare in carcere 200 grammi di hashish. L’uomo di 35 anni era uscito grazie a un permesso di lavoro. Nel corso dei controlli per rientrare in cella il cane antidroga Enea lo ha puntato. Gli agenti di polizia penitenziaria lo hanno perquisito e hanno trovato il panetto di droga nascosto negli slip.

Per lui è scattata l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti.

Al momento dell’ingresso il detenuto, secondo una prima ricostruzione, sarebbe stato puntato da Enea, il cane antidroga del Nucleo cinofilo della polizia penitenziaria. Gli agenti hanno quindi deciso di perquisire il 35enne scoprendo ciò che stava cercando di introdurre all’interno della casa circondariale: due panetti di hashish avvolti nel cellophane per un peso complessivo di 200 grammi.

Il sindacato Sinappe si congratula con gli agenti che hanno dato un “esempio concreto dell’efficacia – afferma il vicesegretario regionale Rosario Chiarello – dell’attività cinofila antidroga all’interno delle carceri e della sua importanza nel contrasto all’introduzione di sostanze stupefacenti. Il risultato è stato reso possibile grazie alla prontezza e all’addestramento del cane Enea e alla professionalità del personale dell’Ucciardone”.