Sì è insediato, nel pomeriggio di ieri, a Palazzo Comitini, il nuovo Consiglio Metropolitano che dopo oltre undici anni prende possesso di uno spazio negato, fino ad ora, alla democrazia elettiva anche se gli eletti non sono stati scelti a suffragio universale ma con elezioni di secondo livello.
“La giornata di oggi – dichiara Santi Bellomare, segretario provinciale della DC – sancisce la fine di una lunga fase commissariale e l’inizio di una governance politica che avrà l’obiettivo di rafforzare il
coordinamento tra i Comuni dell’area metropolitana”.
I compiti del Consiglio
“Al nuovo Consiglio metropolitano, adesso, spetta il compito di raccordare la programmazione locale e regionale e di mettere in campo le azioni utili alla promozione del territorio puntando su sostenibilità, viabilità provinciale e ambiente”, conclude.
Un Consiglio a guida Forza Italia
“Oggi si è insediato il Consiglio Metropolitano di Palermo. Finalmente si torna alla guida politica dell’ente, nonostante l’elezione sia stata di secondo livello e, dunque, non abbia coinvolto direttamente i cittadini. Adesso è arrivato il momento che si facciano gli interessi del territorio provinciale, che necessita di attenzione su tanti fronti e attende risposte immediate”. Sono gli auguri di buon lavoro del deputato regionale Marco Intravaia ai neo consiglieri e in modo particolare al gruppo di Forza Italia. Gli azzurri eletti cinque:Vito Rizzo, Claudio Armetta, Katia Meli, Pasquale Terrani, Gianluca Inserillo.
La soddisfazione espressa ieri anche da Tamajo
“Il risultato ottenuto da Forza Italia alle elezioni provinciali di Palermo è straordinario e conferma che la buona politica, quella radicata nei territori, vicina ai cittadini e attenta alle esigenze reali delle comunità locali, premia sempre”.
A dichiararlo congiuntamente ier prima dell’insediamento erano stati i deputati regionali di Forza Italia Edy Tamajo, Gaspare Vitrano e Marco Intravaia, commentando con soddisfazione l’esito del voto che ha visto il partito ottenere un’affermazione significativa in termini di consenso e rappresentanza.






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