“Garantire l’efficienza del servizio di sicurezza all’aeroporto Falcone Borsellino e assicurare i livelli occupazionali”.
È quanto chiedono i 150 dipendenti della Ksm in servizio presso lo scalo palermitano in una interrogazione ai consiglieri comunali di Palermo.
I lavoratori paventano seri rischi di licenziamento a causa del nuovo appalto che prevede un ridimensionamento dei servizi. La nota dei lavoratori arriva dopo l’appello a prorogare il bando lanciato dai sindacati Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil, a firma Giuseppe Aiello, Mimma Calabrò e Marianna Flauto motivato dalla congiuntura negativa dovuta alla pandemia. Le sigle nel frattempo scriveranno a ministero dei Trasporto e Enac per sollevare la gravità della situazione.
Secondo le guardie giurate il nuovo avviso avrebbe ridotto il monte ore annuale destinato ai servizi di sicurezza, bagagli a mano e stiva, comportando una riduzione dell’efficienza dei servizi e gravissime ricadute sui livelli occupazionali, paventando addirittura un dimezzamento del personale.
Le guardie giurate ricordano le certificazioni e le professionalità acquisite nel tempo dai lavoratori in servizio all’aeroporto e chiedono un incontro per trovare soluzioni e mantenere sia l’attuale monte ore previsto sia la tariffa oraria, in modo da garantire un efficiente servizio pubblico essenziale per il Comune di Palermo e la sua provincia.
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