In molti ci sperano, nella riqualificazione di quella che è la sede storica dell’Azienda Municipalizzata del Gas di via Tiro a Segno a Palermo. Nel frattempo, però, sembra averci pensato la natura che ha abbellito la colossale struttura della cosidetta “centrale del gas”, con un nutrito numero di Aironi cenerini.

Numerosi ardeidi hanno infatto scelto proprio questa struttura per sostare nel corso delle scorribande lungo la costa della città. Ben undici, infatti, quelli contati dai volontari della LIPU. Animali che sembrano avere preso il posto dei numerosi gabbiani che in genere si vedono nei luoghi. Grandi aironi  dall’apertura alare di ben 1,7 metri mentre, una volta posati, raggiungono la ragguardevole altezza di un metro.

Impossibile non notarli. Il luogo, con la vicina foce del fiume Oreto e la costa che in qualche maniera offre ancora dei luoghi di rifugio,  si presta ad ospitare il grande ardeide dalle abitudini sempre più cittadine. Appena pochi giorni addietro erano stati sempre i volontari della LIPU a segnalare la loro presenza in uno dei bacini di carenaggio del cantiere navale. 

In quel caso, però, il colore delle grandi pareti metalliche appiattiva la presenza dei cinerei aironi. Un luogo, oltretutto, impossibile da raggiungere se non in possesso di speciali autorizzazioni. Nel caso di via Tiro a Segno, però, gli Aironi risultano molto visibili. Un luogo di forte transito dove i grossi uccelli svettano imponenti in quello che sembra un posatoio costruito per loro.

In città gli Aironi, appartenenti a più specie, si vedono ormai regolarmente sia lungo il fiume Oreto che in più punti della costa. E’ stata pure documentata la presenza di un esemplare atterrato, tra gli esterrefatti passanti, nella vasca dei pesci rossi di Villa Niscemi. Unica nota dolente, affermano gli ambientalisti, la grave compromissione ambientale di molti luoghi e l’assenza di programmi di  salvaguardia della fauna cittadina.

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