La sua nomina era data per cosa fatta la scorsa settimana, poi, nell’immediatezza dell’assemblea dei soci, sembrava che il sindaco Orlando fosse intenzionato a porre il suo veto alla scelta della donna indicata dall’area Cracolici.

Alla fine l’ex assessore regionale al Turismo Cleo Li Calzi ce l’ha fatta. L’Assemblea dei soci, che è ancora riunita, ha detto si alla sua nomina in CdA al posto di Giorgio i Marco dimessosi su richiesta dei suoi dante causa proprio per fare spazio ad una donna.

Non sarà l’unica donna ai vertici Gesap. Francesca Di Stefano sarà l‘altra rappresentante del gentil sesso che dovrà sedere fra i revisori dei conti al posto di carlo Catalano. Con queste nomine il Consiglio di amministrazione dovrebbe superare la possibile impasse derivante proprio dall’assenza di donne e dunque dal mancato rispetto delle quote rosa.

A dicembre una lettera era stata inviata da tre consigliere comunali di Palermo al Ministero per chiedere di intervenire nei confronti di Gesap e costringere la società partecipata al 98% con capitale pubblico a rispettare la norma che impone proprio le qulote rosa.

Secondo l’amministrazione, però, la Gesap è una società privata in funzione di quel 2% di capitale non pubblico e dunque non deve rispettare le norme alle quali sono sottoposte le società partecipate al 100%. nonostante ciò il rispetto delle quote rosa sarebbe stato deciso per questioni di opportunità.

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