Il revolver, “Smith & Wesson” calibro 38 special, è stato trovato in un vano segreto Nel mobiletto di formica , dietro a un pannello sotto al forno della cucina. E’ quanto ha raccontato la Tgr Sicilia.
Ecco come è apparso il nascondiglio ai carabinieri del Ros che per giorni hanno setacciato l’ultimo covo di Matteo Messina Denaro, in via Cb 31 a Campobello di Mazara. Sono state mostrate – per la prima volta – le foto scattate dagli investigatori alcuni giorni dopo l’arresto avvenuto il 16 gennaio dell’anno scorso. Hanno impiegato molto tempo per trovare il nascondiglio.
Accanto alla pistola, un sacchetto di pelle con 20 cartucce, sulla sinistra, un portadocumenti con alcuni pizzini chiuso con un elastico giallo. Accanto un “involucro trasparente contenente buste da lettere” – hanno scritto i carabinieri. Tutto repertato e catalogato come la foto del revolver trovato carico, con 5 cartucce nel tamburo.
L’arma è stata analizzata dagli esperti del Ris. E’ stata trovata in perfetto stato. In grado di sparare. E modificata come ha raccontato Messina Denaro nell’interrogatorio del 13 febbraio nel carcere dell’Aquila. “Voi non potete risalire a niente” ha detto il boss rispondendo alle domande del procuratore di Palermo Maurizio De Lucia e dell’aggiunto Paolo Guido.
E mentendo, “la pistola me l’hanno portata dal Belgio venti anni fa”, ha concluso. Difficile stabilire se sia mai stato utilizzato per uccidere. Oppure se non sia mai stato utilizzato dal killer Matteo Messina Denaro.