“Di fronte allo stato confusionale del centrosinistra, con 3 o 4 candidati contrapposti alle imminenti elezioni regionali siciliane, il leader del Centro democratico Bruno Tabacci, nell’Isola per il forum ‘Voltare pagina in Sicilia’ che si aprira’ il 2 settembre a Piazza Armerina, lancia un appello “a tutte le forze democratiche e civiche, perchè affrontino l’emergenza siciliana con grande responsabilità”.

“Una vittoria di Grillo in Sicilia alla vigilia delle elezioni politiche – afferma Tabacci – avrebbe effetti catastrofici non solo sulla Sicilia, già disastrata da Crocetta, ma per tutta l’Italia e la stabilità europea, così come il risorgere di una destra sovranista. Occorre uno scatto di lucidità – continua Tabacci – che faccia ritrovare intorno al tavolo innanzitutto tutte le componenti progressiste e civiche, per convergere su un programma ed una candidatura con ampio consenso. Al Forum del Centro Democratico – ‘Voltare pagina in Sicilia’ – sabato e domenica a Piazza Armerina lavoreremo per arrivare a un programma e a una candidatura unitaria, senza ‘tirare per la giacca’ Giuliano Pisapia o chiunque altro. Spetta alla classe dirigente siciliana – conclude Tabacci – costruire un centrosinistra inclusivo e vincente”.

Tabacci non lo dice chiaramente ma la strada appare segnata ed è una sorpresa. Cresce un’area centrista dello schieramento di centrosinistra pronta a ricorrere, sia pure tardivamente, alle primarie. La prima a far storcere il muso agli alleati proprio quando sia Pd che Sicilia Democratica facevano ormai la voce grossa con Crocetta, è stata Simona Vicari. “Area Popolare e i suoi dirigenti siciliani – dice la Vicari – insieme ad Angelino Alfano, non si sono ancora espressi sulla candidatura alla presidenza della Regione Siciliana”. “Con Alfano troveremo la migliore soluzione possibile, per la Sicilia, mantenendo la nostra unità”.

Dunque la coalizione non è chiusa nonostante la sinistra sia scappata proprio per la presenza di Alfano. E a sorpresa ora sono gli alfaniani a parlare di primarie. Una sorta di abbraccio ideale a Crocetta anche se non si tratta di un gesto affettuoso ma solo di opportunità politica.

Alla base del ragionamento c’è il rischio che comporta per la sinistra il presentarsi con quattro candidati. E le primarie potrebbero essere il modo per riportare tutti all’ovile. Non solo per accontentare il governatore che non è fra le priorità di nessuno nella coalizione. Ma chiunque esca da quelle primarie sarebbe, poi, il candidato legittimo e legittimato per tutti.

A parlare di primarie è Giovanni La Via, l’eurodeputato di Ap il cui nome è stato fatto molte volte come possibile candidato presidente proprio in quota alfaniana.  La Via conferma quanto detto dalla Vicari, ovvero che non c’è una decisione presa fra i centristi e parla di primarie come possibile soluzione. Ma più ancora dell’esigenza di tornare a chiudere sulla coalizione c’è una sorta di freddezza di Alfano e compagni sul nome di Micrai fino ad ora non emersa. Una freddezza piuttosto rilevante tanto da rischiare una spaccatura. Dentro Ap, è noto, c’è chi voleva andare nella coalizione di centrodestra e adesso con la candidatura Micari minaccia di far bagagli e traslocare.

Per cercare di ricomporre la spaccatura è stato convocato un incontro riservato in serata con Alfano, i vertici del partito ed i deputati nazionali e regionali. Tutto torna in discussione?

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