La tavolata più lunga d’Italia con oltre cento metri di lunghezza e 400 commensali per turno. Circa mille e duecento persone ieri hanno mangiato alla mensa in onore di San Giuseppe a Lascari, dove la tradizione dei “virgineddi” si ripete, ogni anno, come da secoli.

Immutato il menu con prodotti tipici del territorio e a lunga conservazione: pasta con i broccoli, riso con fagioli, baccalà con “sparacelli” e finocchietto di montagna, arance e cassatelle con farina di ceci. In passato, i benestanti del paese aprivano le porte delle loro case agli indigenti, soprattutto orfani, i “virgineddi” appunto, e offrivano cibo, in ricordo dell’accoglienza che la “Sacra Famiglia” ricevette in Egitto.

Avviato percorso riconoscimento patrimonio immateriale Unesco

Oggi, grazie all’impegno della presidente della Pro Loco, Rosalba Lala, al supporto della Regione e del Comune, il 19 marzo è diventato uno degli appuntamenti imperdibili del comprensorio e si avvia ad intraprendere un percorso di riconoscimento quale patrimonio immateriale dell’Unesco.

Lala, “Patrimonio culturale che va preservato”

“Lo scorso gennaio – ha spiegato Rosalba Lala – qui a Lascari si sono riuniti i sindaci di dieci comuni siciliani dove questa tradizione è particolarmente sentita, per intraprendere un cammino che porterà a chiedere il prestigioso riconoscimento Unesco per il culto delle tavolate di San Giuseppe. Ricordiamo che non si tratta di una sagra, ma di un patrimonio culturale che va preservato nella sua autenticità secolare”.

Dopo la benedizione da parte di don Pino Cigno e Gioacchino Notaro, i volontari hanno cominciato a servire alla mensa dove si sono seduti come commensali, oltre al sindaco Franco Schittino, il deputato regionale Marco Intravaia, l’antropologo e docente universitario Ignazio Buttitta e tanti altri esperti del settore delle tradizioni popolari e promozione turistica. Alla tavola si sono alternati tre turni.

Ad accompagnare la serata, con canti legati alla tradizione religiosa di San Giuseppe, il soprano Elisabetta Giammanco e il pianista Alessandro Valenza.