Libero rincara la dose: “A voi del Sud da fastidio confrontarvi con la verità, siete sicuri di non avere turbe psicologiche?”

 

Dopo il titolo sui terroni che comandano l’Italia e la pioggia di critiche e polemiche il quotidiano Libero non arretra, anzi rincara la dose.

Lo fa con un editoriale di Vittorio Feltri (anche se a fianco c’è un contro editoriale di posizione apparentemente inversa). Il titolo dice già tutto: “A voi del Sud da fastidio confrontarvi con la verità”. Se da un lato Feltri considera ‘scherzosa’ e non offensiva la parola ‘terroni’, dall’altro richiama al vittimismo della gente del Sud che non ha mai neanche letto quell’articolo che critica soffermandosi al titolo che indigna.

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Ma alla fine rincara la dose con un ‘Siete sicuri di non soffrire di gravi turbe psicologiche?’. Eccolo per intero il testo del fondo di Feltri che si rivolge ad un Raffaele simbolo di tutti i ‘terroni’ e che non mancherà di sollevare altre svariate polemiche.

“Caro Raffaele, anche tu come molti meridionali ti sei seccato per il termine terroni, e questo è semplicemente ridicolo. La semantica della parola che respingi va presa in considerazione, non dico studiata, ma almeno osservata. Il vocabolo non ha alcuna valenza negativa, bensì è usato per scherzo. Scusa, come fai a non saperlo? Dici giustamente che bisogna approfondire, ma tu sei sicuro di aver studiato la pratica? Non mi pare. Sappiamo tutti che il Mezzogiorno è stato stuprato, e nessuno lo nega.

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Una domanda: hai letto, o almeno visto, il libro di Pino Aprile intitolato Terroni? Come mai non hai reagito davanti al volume in questione, mentre ti scateni contro Libero e l’autrice dell’articolo che abbiamo pubblicato, Azzurra Noemi Barbuto, (che è una terrona Doc? Il cui testo è rispettoso e garbato. Dimmi la verità, non l’hai nemmeno letto, altrimenti non saremmo qui a discutere. In te è esploso, guardando il titolo, il classico vittimismo della gente del Sud, e ti sei abbandonato alle critiche infondate del nostro serio lavoro.
Ci siamo limitati a sottolineare che le maggiori cariche istituzionali sono occupate da terroni, e ciò, come direb- be Crozza, è fattuale. Di conseguenza il Paese è guidato da uomini nati sotto Roma. Cosa di cui a me non importa nulla, però ho il diritto di segnalarlo o no? Questa è l’informazione. La politica italiana, a parte Giolitti e forse De Gasperi, è sempre stata lacunosa. Nordisti e sudisti non hanno mai brillato, pertanto sarebbe inutile alimentare una polemica stucchevole basata sulle loro origini. Mi vuoi spiegare in cosa consiste l’offesa ai napoletani e affini da noi sputata solo perché abbiamo riferito che essi in questo momento sono ai vertici delle istituzioni più importanti? Siete sicuri di non soffrire di gravi turbe psicologiche? Voi meridionali avete in mano le redini della nazione e vi seccate se ve lo facciamo notare. È assurdo.
Per altro dovete riconoscere che Salvini ha compiuto uno sforzo enorme per unificare l’Italia, abolendo la divisione Nord e Sud, tanto è che egli sta conquistando i consensi di vari terrori. Oppure il dato vi sfugge?”

Per un verso qualcosa di vero parlando di storia Feltri la dice ma il vero tema, a nostro avviso, è un altro. Libero, ma non solo Libero in realtà, sui titoli scorretti e sulla polemica punta per esistere. Quale altro motivo avrebbe l’italiano per leggerlo? E non è solo un problema di Libero che lo fa scientificamente ed apertamente. Esistono giornali che mistificano la realtà in maniera più subdola per i medesimi motivi. E lo si fa a destra come a sinistra, da parte di giornalis chierati così come da chi si professa veramente libero. E’ la polemica che tiene vive tlune realtà. E noi ci siamo cascati ancora una volta. Noi meridionali sì. Ma anche noi giornalisti soprattutto nell’on-line. Il mantra è ‘tieni viva la polemica’ anche se è esattamente il contrario di ciò che dovrebbe fare l’informazione. Perchè i click on line si prendono con la polemica inutile, fine a se stessa, tendenziosa e a volte perfino senza motivo. E sui social questo sistema cresce esponenzialmente. Dunque sì, tieni viva la polemica anche se l’unico modo per contestare certi titoli in realtà sarebbe il silenzio che condannerebbe quella provocazione a non essere mai esistita. Invece Feltri e Libero hanno vinto. Hanno vinto perchè continuiamo a polemizzare sul loro titolo dandogli spazio, motivo di esistere e di continuare a provocare. Ma hanno vinto anche perchè, come dice nel suo editoriale di oggi lo stesso Feltri, nessuno ha letto quell’articolo e probabilmente nessuno o comunque in pochi arriveranno fino a leggere la fine di questo.

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