C’è un nuovo documento per il contrasto alla violenza nei confronti del personale sanitario, piaga moderna da tenere sotto controllo. Ma i soccorritori del 118, nonostante sempre in prima linea nei rapporti con il pubblico, non sono menzionati tra gli operatori sanitari nelle linee guida proprio nel documento per la prevenzione degli atti di violenza.

La denuncia del Mud

Lo denuncia l’associazione degli operatori Mud che già alla fine dello scorso anno aveva segnalato il problema all’assessorato sperando che la vicenda potesse risolversi prima della pubblicazione del documento ufficiale.

“Il Mud 118 Sicilia in considerazione delle innumerevoli aggressioni che i colleghi soccorritori subiscono nell’assolvimento del proprio dovere – si legge in una nota del presidente Clotilde Grimaldi – nonostante la propria nota del 28 dicembre scorso prende atto che è stato pubblicato sulla gazzetta ufficiale della Regione Siciliana il decreto avente per oggetto “ Linee guida per la prevenzione degli atti di violenza e delle aggressioni verbali o fisiche a danno degli operatori sanitari delle strutture sanitarie pubbliche della Regione siciliana”.

Figure previste per decreto incaricate di pubblico servizio

I soccorritori della Seus sono incaricati di pubblico servizio e le loro figure sono previste nel decreto del 2010 della Regione. “Rimaniamo basiti – aggiunge la nota – dell’ennesima esclusione politica nei confronti del personale della Seus che ricordiamo gestisce il servizio di urgenza emergenza sanitaria 118 oltre a operatori socio sanitari che lavorano nei reparti e tutto il resto del personale che ha afferenza con l’emergenza urgenza territoriale per la regione siciliana no rientra all’interno delle linee guida”.

Una situazione da risolvere immediatamente

Per il Mud 118 si tratta di una situazione che deve trovare soluzione in tempi ragionevolmente brevi e dunque ufficialmente ne chiede la soluzione “Per questo chiediamo di intervenire e rettificare il protocollo in quanto il personale della Seus ha le stesse prescrizioni al pari di tutto il personale menzionato nel protocollo”.