Tragico incidente sul lavoro durante le operazioni di recupero del Bayesian, il veliero con l’albero più alto del mondo affondato a Porticello in circostanze ancora da spiegare del tutto.
La tragedia si è consumata nel pomeriggio ed è costata la vita ad un sub che stava lavorando alle operazioni di recupero. L’uomo è rimasto ucciso proprio mentre eseguiva un operazione di taglio del boma sul Bayesian.
Il sub morto si chiama Robcornelis Maria Huijben Uiben di 39 anni. La prima ipotesi, poi smentita dalle successive analisi dei filmati, era che fosse stato colto da malore mentre si trovava sott’acqua.
Le successive ricostruzioni che cambiano la prospettiva
In seguito è stato appurato che gli operai stavano lavorando per eseguire le opere preparatorie per recuperare il Bayesian. Il sub stava lavorando insieme ad altri colleghi per eseguire le operazioni necessarie al taglio dell’albero. Si doveva tagliarne una parte precisa, il boma, ovvero la trave orizzontale che è incernierata all’albero della barca a vela e che sostiene la base della randa ovvero la vela principale. Dopo il tentativo di intervenire con alcune chiavi inglesi per smontarlo, andato a vuoto, i sub sono riscesi con un cannello ossidrico.
Non appena è iniziata la fase di taglio qualcosa è andato storto e un oggetto sembra abbia colpito il sub. Non è ancora chiaro cosa fosse. Sta di fatto che le operazioni, che venivano seguite con le telecamere per riprendere tutte le fasi, si sono interrotte all’improvviso quando è saltato il collegamento video.
Lo stop alla trasmissione delle immagini ha fatto scattare l’allarme e i soccorsi ma al momento dell recupero il sub era morto. In banchina oltre ai militari della guardia costiera, che stanno conducendo, le indagini c’è il pm che ha seguito l’intera vicenda del Bayesian: Raffaele Cammarano.
Qualcuno inizialmente aveva parlato di un’esplosione sott’acqua. Possibilità ancora non confermata. Ma se dovesse essere confermata la seconda ricostruzione e dunque esclusa l’ipotesi iniziale del malore le operazioni di recupero del veliero potrebbero slittare. Intanto il cantiere verrebbe sequestrato e la salma dell’operaio portata all’istituto di medicina
Le operazioni iniziate il 3 maggio
Le operazioni di recupero erano iniziate il 3 maggio. A riportare inn superficie il relitto del Bayesian, lo yacht di lusso affondato il 19 agosto 2024 nella rada di Porticello, a circa 50 metri di profondità, sono chiamate le società olandesi Hebo Maritiemservice e Smit International, con l’impiego delle unità Hebo Lift 2 e Hebo Lift 10, specializzate nel sollevamento di carichi marittimi pesanti.
Prima di riportare lo scafo in superficie, per motivi di sicurezza è stato necessario procedere al taglio del gigantesco albero di 72 metri, tra i più alti al mondo. In questa fase il drammatico incidente






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