Uno spettacolo vero fornito dalla Natura, senza teche di vetro per animali reclusi o vasche con palloni colorati e delfini danzanti che elemosinano la razione di pesce.
E’ successo ieri pomeriggio al Foro Italico di Palermo dove a presentarsi con il suo piccolo è stata una femmina di delfino Tursiope. Un gruppo di almeno sei animali che per ore si è fatto vedere sotto costa tra il Foro Italico e la foce del fiume Oreto. “Non è la prima volta – riferisce un ragazzino con i piedi a mollo nei pressi del moletto di Sant’Erasmo – In questo periodo capita spesso ma le persone non se ne accorgono“. Lui cerca vermetti per i pescatori ma ad accorgersi dei gioiosi cetacei è uno dei veloci barchini della pesca abusiva che si pratica nella rada del porto di Palermo. In due a bordo raggiungo i delfini e a pochi metri da loro spengono il motore. Si prosegue con i remi. I delfini sembrano sfiorare la barca finchè uno dei due pescatori si getta in acqua con muta e fucile subacqueo. “Vanno per il pesce – prosegue il ragazzino – sanno che dove ci sono i delfini si prende sempre qualche pesce“. I delfini si allontanano e riprendono a saltare.
Sul perchè di questo comportamento vi sono diverse spiegazioni ma piace pensare che siano solo felici di farlo. Di certo a non mancare in queste esibizioni è mamma delfino. Con il piccolo sempre al suo fianco si sposta tra la spiaggia di Romagnolo, la foce dell’Oreto ed il molo attiguo all’edificio della “Casa Lavoro e Preghiera”, meglio conosciuto con il nome del suo fondatore “Padre Messina”.
Gli altri adulti seguono nei pressi. Saltano, si tuffano, poi ricompaiono, saltano ancora, infine sfiorano con la testa il pelo dell’acqua con in bocca un pesce.
“In realtà – spiega il dott Marco Toccaceli – Biologo della cooperativa CREA – i Tursiopi possono avvicinarsi sottocosta alla ricerca del pesce, come potrebbe essere successo ieri nei pressi della foce dell’Oreto. Più distanti dai litorali si mantengono invece le Stenelle, delfini più comuni dei Tursiopi”.
Ne sa qualcosa chi si reca in barca appena al largo del Golfo. Analoghe abitudini vengono notate da chi arriva in nave a Palermo. Le Stenelle sembrano aspettarla. Si affiancano allo scafo e continuano a seguirlo saltando tra le onde provocate dalla nave.
Per chi invece volesse vedere i delfini senza andare in barca, in questo periodo si può tentare proprio all’estremità delle terrazze del Foro Italico. Basta recarsi nella stradina di Padre Messina, parcheggiare lato Istituto (l’altro marciapiede, invece, è trasformato in un fetido orinatoio) e guardare in direzione di Romagnolo. Pesce ve ne è sempre meno e con l’acqua fredda è ancor meno mobile. Per questo i Tursiopi si spingono fin quasi alla foce dell’ Oreto. Gli scarichi fognari che purtroppo insistono nel tratto terminale del fiume, attirano il pesce, soprattutto Cefali e Spigole. Se arrivano i delfini, lo spettacolo è assicurato. Nonostante lo squallore circostante, è un posto ancora bello da vedere. La Natura si offre, a due passi da casa nostra, in uno spettacolo unico.
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