Gli agenti di polizia hanno sequestrato decine di capi contraffatti di note griffe trovati in un piccolo magazzino in un pub a Palermo.

A fare scoprire i sacchi pieni di pantaloni, magliette, tute, cappellini da baseball, giacche e altra merce marchiati Nike, Adidas, Givova, Montcler, Umbro, Guess e Kappa è stato il marito della titolare del pub. Marito e moglie avevano litigato e l’uomo aveva iniziato a danneggiare il locale.

La moglie ha chiamato gli agenti. A questo punto l’uomo per vendetta ha raccontato della seconda attività della moglie: la vendita di capi taroccati on line. Per la donna è scattata la denuncia di introduzione di merce contraffatta sul territorio nazionale, mentre per l’uomo di 51 anni  è scattato un procedimento per il cosiddetto codice rosso per valutare la sua posizione e chiarire se si possa configurare il reato di maltrattamenti in famiglia.

La segnalazione è arrivata al 112 nel primo pomeriggio di ieri. “Venite, sta sfasciando il nostro locale”, avrebbe detto la donna al telefono.

Sono intervenuti gli agenti dell’Ufficio prevenzione generale che hanno riportato la calma e ascoltato moglie e marito per ricostruire i contorni della vicenda. L’uomo ha raccontato del periodo difficile che la coppia starebbe vivendo, riferendo di temere che la donna – dalla quale si starebbe separando – avrebbe avuto una relazione extraconiugale. Proprio allora il 51enne, per vendetta, avrebbe invitato i poliziotti ad aprire una stanza adibita a magazzino per verificare cosa ci fosse dentro.

La donna avrebbe raccontato di aver comprato i capi d’abbigliamento dall’azienda di alcuni commercianti cinesi, nella zona del Catanese, da rivendere online, sia in Italia che nel suo Paese. Accertamenti in corso per valutare gli aspetti fiscali del suo business e l’eventuale evasione delle tasse.

 

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