Il gip del Tribunale di Palermo Marco Gaeta ha archiviato il procedimento nei confronti del giornalista palermitano Maurizio Zoppi e del direttore dell’allora giornale on line Tweet Press Fabrizio Grasso denunciati per diffamazione dall’ex primario del reparto di Chirurgia Plastica di Villa Sofia Matteo Tutino.

“Non sussiste l’ipotesi di reato formulata – scrive il giudice nell’ordinanza – per insussistenza dell’elemento soggettivo ed è perciò inutile la celebrazione di un processo”.

La vicenda ha inizio dopo il ricorso presentato da alcuni medici di Villa Sofia sull’esito delle procedure per la selezione del nuovo direttore del reparto di Chirurgia plastica e maxillo facciale.

L’articolo firmato dal giornalista Zoppi il 12 giugno 2016 “riportava fedelmente – scrive il giudice – la nota inviata dal ministero per l’Università e la Ricerca rispetto alle informazioni richieste dall’ospedale (a selezione avvenuta) su come valutare un corso di formazione di 5 mesi svolto a New York presso l’Albert Einstein College of Medicine”.

Il giornalista, difeso dall’avvocato Miriam Lo Bello e Nino Caleca, “ha evidentemente agito – precisa il gip – senza la volontà di diffamare Tutino, avendo ritenuto che la risposta del Ministero circa la non validità del diploma in chirurgia maxillo-facciale quale titolo di specializzazione spendibile in Italia certificasse la mancanza di un titolo necessario per rivestire l’incarico di dirigente nel reparto commesso che gli è stato affidato”.

A una prima richiesta di archiviazione il gip si era opposto disponendo nuove indagini e audizione, mentre alla seconda ha deciso di chiudere i fascicolo per evidente assenza dell’elemento soggettivo del reato.