Chi ha la sfortuna di vivere in centro a Palermo nella zona della stazione centrale, in via Oreto e nelle strade parallele che portano agli ospedali Civico e Policlinico in questi tre anni ha constato con mano che la rigenerazione urbana dell’amministrazione guidata da Roberto Lagalla sta solo nei comunicati e nelle dichiarazione degli amministratori.

Nulla di concreto è cambiato in quella zona. Non si vede alcun cambiamento in tre anni. Si vedono i topi che passeggiano la sera nei marciapiedi e che escono dai tanti buchi che ci sono nelle strade e nei marciapiedi. Strade sporche e dissestate, spazzate di tanto in tanto quando alcuni residenti, pochi a dire il vero, mandano lettere di proteste alla Rap. Forse qualcuno chiama pure l’azienda poi spunta l’operatore ecologico che poi puntualmente sparisce.

Marciapiedi distrutti che non sono mai stati rifatti e dove tanta gente si è fatta male. Per non parlare delle strade che stanno sprofondando. L’ultima proprio la via Oreto a due passi dalla stazione. Ma ci sono buche in tutte le strade, via Marinuzzi, via Paolo Emiliani Giudici, via Mortillaro. Via Perez. Strade forse mai percorse da dipendenti comunali e ancora dagli assessori.

Che nulla è stato fatto in quella zona lo dicono non solo i consiglieri di opposizione, ma anche tanti della maggioranza che a microfoni spenti non possono che ammettere il fallimento sulla tanto decantata rigenerazione urbana. Lo hanno scritto i presidenti di circoscrizione, di destra e di sinistra, chiedendo maggiore partecipazione nelle decisioni.  Le foto che pubblichiamo sono di oggi, ma le possiamo scattare tra mesi. Siamo certi che non cambierà nulla. Ovviamente le ripubblicheremo.

Ci sono stati parroci che hanno denunciato quanto succede in quel centro abbandonato. Anche le loro denunce sono cadute nel vuoto ed è stato anche consigliato loro di dedicarsi ad altro.

L’unica cosa che ha portato la rigenerazione urbana in quella zona è l’inutile pista ciclabile realizzata. Pericolosa, nella zona è stata battezzata pista della morte, con quei pericolosi blocchi di cemento che non serve a nulla. Non utilizzata da nessuno, ha solo reso la vita impossibile ai residenti che cercano disperatamente parcheggio.

E’ stata fatta talmente male che basta andare a controllare cosa succede davanti al cimitero di Sant’Orsola. La tanto decantata pista ciclabile (che ci chiede l’Europa che forse vorrà i soldi indietro per come è stata fatta), realizzata dopo studi e sopralluoghi, come è stato riferito dagli amministratori, è sparita dalla strada.

La corsia accanto al cimitero è stata coperta dal nuovo asfalto, l’altra sta sparendo. Invece adesso, la nuova pista ciclabile studiata e ristudiata è stata spostata sul marciapiede. Ad ad un certo punto ci sono gli alberi e si interrompe. Forse dopo l’estate il progetto ecologista elaborato con tanta cura e precisione prevederà il taglio degli alberi. Vedremo. In tanto così, con la striscia che passa davanti a negozi e passi carrabili è del tutto inutile. Lo dicono tutti anche i consiglieri di maggioranza che invitano i cittadini a fare una raccolta firme per togliere quei grossi blocchi di cemento dalla strada. Non serve il buonsenso serve la raccolta delle firme.

 

Alla fine dunque dopo che vi siete messi comodi e seduti sul bel divano rosso con vista pista ciclabile possiamo tranquillamente affermare che la rigenerazione urbana targata Lagalla è solo rimasta nei progetti di concreto per i residente non c’è nulla restano solo i disagi.