Mohamed 20 anni, della Guinea arrivato a bordo di un barcone il 30 ottobre a Lampedusa, si trova ricoverato fino ad oggi nel reparto di psichiatria dell’ospedale di Corleone (Pa).
Arrivato dopo un lungo viaggio di oltre un anno iniziato in Africa sbarcato a Lampedusa e portato all’hotspot dell’isola ha avuto una violenta reazione, forse dettata dalla paura di dovere tornare in Africa e ha danneggiato la struttura. “Sembrava pazzo”, hanno raccontato chi ha visto la reazione del giovane.
Tanto che era stato chiesto un Tso che il giudice di Agrigento ha revocato. Da quanto si trova nel reparto di psichiatria non è stato necessario somministrargli dei farmaci e la situazione era rientrata tanto che la prefettura di Palermo aveva individuato in una struttura d’accoglienza di Caccamo un posto dove potere accogliere il migrante arrivato dalla Nuova Guinea.
Solo che dai primi di novembre ad oggi i gestori della struttura non sono andati mai a prenderlo nonostante le sollecitazioni del responsabile della psichiatria di Corleone che si ritrovava un posto del reparto occupato dal giovane che poteva tranquillamente stare altrove.
“Più volte abbiamo chiesto ai responsabili della struttura di andare a prendere il giovane che si trova ricoverato in psichiatria da un mese ormai – dice il direttore del dipartimento di salute mentale dell’Asp di Palermo Maurizio Montalbano – Quando è arrivato a Lampedusa il giovane ha provocato diversi danni all’hotspost. La situazione poi è stata compensata. Abbiamo invitato la struttura a prendere in carico il giovane”.
Pare che domani, dopo un mese, il giovane dovrebbe andare a Caccamo anche se in passato problemi tecnici, come il guasto dell’auto della comunità, non hanno consentito il passaggio da Corleone a Caccamo. In queste ore è stata spedita una nuova pec a tutti gli organi coinvolti in questa vicenda. La speranza che domani per Mohamed possa iniziare una nuova vita.
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