Dal quartiere Zen di Palermo arriva la storia di Maximilian Vella, in arte Dante, che ha fondato, insieme ad altri ragazzi che come lui vivono all’interno della zona alla periferia di Palermo, un collettivo di musica rap. “Villa Muerte” è il nome del gruppo composto da Maximilian Vella, Turi Zora e altri collaboratori provenienti dal quartiere costituito da fabbricati di edilizia popolare. La Zona Espansione Nord (da cui l’acronimo ZEN) è spesso al centro di episodi di cronaca a Palermo, contribuendo a fornire una visione negativa del quartiere tra i cittadini palermitani, senza considerare le iniziative di recupero ad opera di associazioni e la volontà di chi vi abita.

E’ questo uno dei motivi fondamentali che ha spinto Dante e il suo gruppo a comporre musica: “Vivo nel quartiere da sempre – spiega Maximilian Vella – ed abbiamo deciso di fondare allo Zen il collettivo, per poter parlare del quartiere anche musicalmente. In questa zona dovrebbero cambiare tante cose, molti dei miei conoscenti e di chi vive qui vogliono cambiare, ma sono quasi costretti a sbagliare pur di campare. Molti non vogliono ascoltare le nostre istanze, ma qui esiste questa realtà, fatta di difficoltà e sacrifici, e io voglio poterla raccontare così com’è”.

I ragazzi del quartiere partecipano attivamente al miglioramento della zona, come racconta Maximilian Vella: “Ho fatto parte, come volontario, dell’Associazione Ragazzi di Strada, che oggi non è più operativa, ma esistono tante altre realtà che lavorano sul territorio, allontanano i giovani dalla strada, per cercare di migliorare il loro futuro. Parlo dell’associazione ‘Laboratorio Zen Insieme’, tra le prime a mettere piede allo Zen 2 di Palermo, e il rapper Christian Picciotto. Hanno fatto molto per questo quartiere, attività che il resto della città non conosce, invece bisogna far emergere sempre ciò che c’è di positivo”.

I temi delle canzoni composte dai giovani del collettivo non si riferiscono soltanto al quartiere in cui vivono, ma riguardano anche il modo in cui la zona viene vista dal resto della città: “Tra le canzoni proposte – afferma il rapper Dante – ho scritto un testo in dialetto. Il titolo è ‘E tu ri unni sii?’ e parla dei pregiudizi dei palermitani verso il quartiere, di chi si tiene a  distanza da qui, perché l’errata credenza è che chi vive allo Zen ha sempre brutte intenzioni . Ovviamente non è così”.

Il gruppo spera in futuro di poter continuare a fare musica rap, ma senza troppe pretese: “Non importa se non divento ricco – aggiunge Maximilian Vella – o se non raggiungo il successo, mi interessa poter vivere della mia musica ed essere libero di scrivere i testi che voglio, evitando filtri e censure”.

Di seguito l’ultimo video del collettivo: