A Palermo prende forma un nuovo approccio al divertimento notturno: è stato presentato il progetto “Sana Movida”, un’iniziativa dell’assessorato alle Politiche giovanili che punta a trasformare la vita notturna giovanile in un’esperienza più sicura, responsabile e inclusiva. Unendo istituzioni, università, associazioni e mondo dello spettacolo, il progetto vuole educare i giovani al rispetto delle regole e alla tutela della salute, senza rinunciare al piacere dello stare insieme.

L’obiettivo

L’iniziativa, nata in collaborazione con l’attore Stefano Piazza, il Dipartimento SPPEFF dell’università di Palermo e l’associazione Redivivi, coniuga arte, prevenzione e intervento sociale. L’installazione, forte e visivamente d’impatto, è pensata per colpire emotivamente chi la osserva: un’auto gravemente incidentata, illuminata drammaticamente, è il simbolo concreto delle conseguenze estreme che possono derivare da scelte superficiali, come l’abuso di alcol o droghe prima di mettersi alla guida.

Accanto all’installazione, saranno attivi punti di ascolto e prevenzione presidiati da operatori sociali e volontari. Senza poteri repressivi, ma con competenze psicologiche e comunicative, forniranno supporto, materiale informativo e ascolto ai giovani. Le loro attività si svolgeranno in uniforme, con turni serali di sei ore, e verranno coordinate settimanalmente in collaborazione con la Polizia Municipale.

In parallelo, l’associazione Redivivi agirà per migliorare la sicurezza nei luoghi del divertimento, promuovendo relazioni positive tra i giovani e il contesto urbano. Un servizio telefonico (3802444901) sarà attivo il venerdì e sabato dalle 22 alle 3 per intervenire su segnalazione degli esercenti e accompagnare a casa ragazzi in stato di disagio o alterazione. Inoltre, la campagna si estenderà anche online, con contenuti di sensibilizzazione diffusi sui social (Instagram, Facebook, TikTok).

Contrastare i comportamenti a rischio

Il progetto, che punta a contrastare la “mala movida” fatta di eccessi e comportamenti a rischio, promuove la sicurezza e la responsabilità attraverso interventi educativi e di prevenzione. Alla conferenza stampa hanno preso parte l’assessore Fabrizio Ferrandelli, i professori Gioacchino Lavanco e Stefano Ruggieri, operatori sociali e studenti volontari.

“Il progetto “Sana Movida” – ha dichiarato l’assessore Fabrizio Ferrandelli – alla luce dei fatti verificatisi nel comune di Monreale, assume un valore ancora più importante, a testimonianza della sensibilità mostrata da questa Amministrazione nei confronti del tema. L’intento dell’iniziativa non è quello di mettere in atto politiche repressive o di militarizzazione della città, né di volersi sostituire alle Forze dell’Ordine, ma di attivare una rete di “sorveglianza attiva” per fare in modo che in ambienti dove sono presenti una grande quantità di giovani che si riuniscono per divertirsi e socializzare non si possa passare in breve tempo a episodi come quelli tristemente noti dei giorni scorsi”.

Educare ad una nuova cultura del divertimento

Un carro attrezzi che attraversa i luoghi più frequentati della movida palermitana trasportando un’auto ridotta a un cumulo di lamiere: è questa l’immagine forte e simbolica con cui il progetto “SanaMovida” intende scuotere le coscienze dei giovani. Un’iniziativa voluta dall’Assessorato alle Politiche Giovanili del Comune di Palermo, che punta a trasformare il volto della vita notturna cittadina attraverso una campagna di sensibilizzazione tanto diretta quanto emotivamente coinvolgente.

L’obiettivo è quello di stimolare una riflessione immediata sui rischi legati all’abuso di alcol, sostanze stupefacenti e alla guida in stato di alterazione. L’installazione mobile, che percorrerà vie simboliche della movida come Piazza San Domenico, Via Maqueda e Piazza Magione, diventa il fulcro visivo di un messaggio potente: ogni scelta ha conseguenze, e la strada può trasformarsi in tragedia in pochi secondi.

Ma il progetto non si ferma all’impatto scenico. “SanaMovida” prevede anche la presenza stabile di Punti di Ascolto e Prevenzione gestiti da operatori sociali, psicologi e volontari. Questi presidi non hanno compiti repressivi ma offrono ascolto, supporto, distribuzione di materiale informativo e piccoli strumenti di prevenzione. Saranno attivi per almeno sei ore al giorno, secondo una programmazione settimanale concordata con il Comando della Polizia Municipale.

L’intento è duplice: da un lato creare una rete di prossimità in grado di intervenire con discrezione e competenza nei contesti critici; dall’altro lanciare un messaggio chiaro e costruttivo: è possibile divertirsi in modo sano, sicuro e rispettoso della propria vita e di quella degli altri.

Un tour tra le piazze della movida

L’immagine scenica del carro attrezzi seguirà un tour nelle principali piazze cittadine, affinché possa essere osservato da quante più persone possibile: Il progetto non si limiterà a un’unica esposizione, ma si svilupperà su un itinerario che toccherà i principali punti della movida cittadina. Il calendario prevede che l’installazione resti per circa una settimana in ciascuna location, garantendo una diffusione estesa e un’alta visibilità sul territorio.

Tra le tappe principali: piazza San Domenico, cuore pulsante della movida palermitana, sarà tra le prime a ospitare l’iniziativa grazie al suo grande afflusso di giovani. Via Maqueda e Piazza Pretoria, luoghi simbolici e frequentatissimi durante le ore serali, accoglieranno sia l’installazione che i Punti di Ascolto per il confronto diretto con i ragazzi e infine via dei Cassàri, altro snodo strategico, sarà un’ulteriore tappa per raggiungere un pubblico ancora più ampio e variegato.