Un incendio doloso nella notte ha danneggiato il negozio di ferramenta e colori che si trova in Corso dei Mille a Palermo. Intimidazione a Palermo nel giorno di Falcone.
Sono intervenuti i vigili del fuoco che hanno trovato tracce di liquido infiammabile nella zona della saracinesca. Sull’incendio indaga la polizia di Stato.
Nelle scorse settimane un’intimidazioni era stata messa a segno all’autosalone di Nicolò Riolo. Qualcuno ha lasciato davanti al cancello dell’autosalone in via Ugo La Malfa una bottiglia piena di benzina.
Un chiaro messaggio da parte degli uomini del racket. È l’ avvertimento che precede un incendio, nel linguaggio mafioso. Stavolta, però, l’ intimidazione è stata ripresa dalle telecamere di videosorveglianza anche se chi ha lasciato la bottiglia si è ben coperto il viso e la testa con un cappellino e una sciarpa.
Con la testa bassa e con passo veloce un uomo ha prima ben pulito all’ esterno la bottiglia, poi l’ ha sistemata vicino al cancello automatico della ditta. A ritrovarla è stata una guardia giurata della Ksm.
Ma adesso sull’ultima minaccia a un commerciante indagano i carabinieri del comando provinciale. Il video è stato sequestrato e il titolare è stato sentito dagli investigatori.
Nel 2015 la Dia ha registrato una escalation di intimidazioni nei confronti di commercianti e imprenditori: incendi di saracinesche, danneggiamenti nei cantieri, furti, minacce. In un database sono stati inseriti tutti i casi e il risultato emerso è sconfortante.
Nel centro città i danneggiamenti sono cresciuti del 34,48 per cento. Nella parte orientale di Palermo, da Brancaccio a Santa Maria di Gesù, invece, non si registrano impennate di incendi o danneggiamenti. Segno che lì la voce dei boss viene ascoltata.
Lo scorso anno un incendio ha danneggiato il negozio Punto Zero in via Comandante Simone Gulî a Palermo. Le fiamme sono state appiccare davanti alla saracinesca versando della benzina usata come accelerante.
Ad accertare il dolo sono stati i vigili del fuoco che sono intervenuti per spegnere le fiamme.