Dopo il no del Tar di Palermo arriva anche quello del Consiglio di giustizia amministrativa per la Regione siciliana che ha respinto la sospensiva chiesta dalla Regione proprio sull’ordinanza del Tar di Palermo che ha bloccato l’apertura anticipata della caccia.

Per il Presidente del Cga – Rosanna De Nictolis –  “non sussiste il pericolo di grave pregiudizio irreparabile, essendo ormai prossima l’apertura ordinaria della stagione venatoria e ben potendosi attendere la decisione cautelare collegiale di appello il prossimo 18 ottobre 2018”.

Bocciata la pre-apertura della stagione venatoria e la caccia al coniglio resta sospesa anche dopo il via della stagione ordinaria del prossimo 1 ottobre.

“Dopo la strage di specie protette che ci ha coperti di vergogna in tutta Europa, dopo ripetute richieste di WWF ed altre associazioni che chiedevano un intervento deciso contro questa escalation (mai ricevuta risposa!), dopo l’allarme sull’emergenza bracconaggio in Sicilia che ha indignato pure il Ministro Costa, dal Presidente Musumeci nemmeno una parola, una condanna per questo massacro. ma non era un Presidente animalista? – scrive l’associazione animalista –  E mentre il bracconaggio e la caccia di frodo sono ormai senza controllo in Sicilia, cosa fa l’Assessore Bandiera? Non dice una parola! E invece di dimettersi o cedere la delega sulla gestione della fauna (per evidente incompetenza e per essere eccessivamente filovenatorio), da una parte rifiuta la richiesta di incontro delle Associazioni Legambiente, LIPU e WWF per fare il punto sull’ottemperanza all’ordinanza del Tar Sicilia n. 847/2018 e sulle attività di vigilanza da attuare, mentre dall’altra decide di interloquire solo con parte del mondo venatorio regionale (escludendo peraltro le associazioni venatorie nazionali) come dimostrato dal comunicato UNAVES del 27 settembre 2018.

Incontro con quelle stesse (sole) associazioni venatorie regionali che avevano chiesto ed ottenuto un illegittimo calendario venatorio permissivo extra ordinem e tutto finalizzato a vanificare sostanzialmente i divieti scaturenti dall’ordinanza TAR Sicilia 847/2018. Di cosa si discute in questa riunione con le doppiette?

Di nuovo decreto-truffa per superare la decisione del TAR e riaprire la caccia al coniglio, sulla scorta di un parere dell’Ufficio legislativo e legale”.