Non sei stato bambino se tra i tuoi ricordi non ci sono i pomeriggi o le domeniche alle giostre al Giardino Inglese, una tradizione che viaggia di generazione in generazione da circa 100 anni a Palermo.

Questa catena, però, rischia di venire spezzata: il Comune di Palermo, il 6 aprile scorso, ha notificato ai due gestori dell’area, i signori Pietro e Casimiro Carbocci, un’ordinanza con la quale si ordina di lasciare il Giardino entro il prossimo 17 aprile.

La causa

Per queste ragioni, i signori Carbocci hanno deciso di rivolgersi agli studi legali dell’avvocato Gaetano Speranza e Palmigiano e Associati per essere assistiti. Così nella giornata di ieri, gli avvocati Gaetano Speranza, Alessandro Palmigiano, Ornella Sarcuto, Lavinia Marchese e Marco Cassata hanno presentato un’istanza cautelare al Tar. Che questa mattina è stata accolta, bloccando l’ordinanza di sgombero del Comune.

La vicenda

È necessario fare qualche passo indietro per comprendere meglio la vicenda. I gestori si occupano delle giostre da moltissimi anni. Nel 2020, in prossimità della scadenza delle concessioni, hanno chiesto il rinnovo. Prima di procedere, il Comune richiese i pareri all’Area Decoro Urbano e del Verde ed alla Soprintendenza dei Beni Culturali ed Ambientali.

La Soprintendenza, dopo avere rappresentato che “le richieste in oggetto si configurano quale concessione in uso a soggetti privati di una porzione di bene culturale”, si esprimeva negativamente ma non escludeva la possibilità di “una successiva richiesta di autorizzazione alla concessione di un’area da destinare al posizionamento di giostre”.

Il rinnovo negato

Il Comune, però, negò il rinnovo tout court. I gestori si opposero e presentarono un progetto per ottenere l’autorizzazione, come richiesto dalla Soprintendenza. Ma il Comune di Palermo non solo non concluse mai il procedimento, ma, i diversi uffici interpellati, si sono sempre imitati, negli anni, a declinare la competenza in maniera poco tempestiva. Nel silenzio totale, il 24 febbraio scorso, il Comune di Palermo ha negato l’autorizzazione e, pochi giorni fa ha notificato l’ordinanza per abbandonare il Giardino Inglese. È di poche ore fa la notizia dell’accoglimento della richiesta che, allo stato, blocca l’ordinanza del Comune, dando una boccata di ossigeno ai gestori che, tramite i propri legali, dovranno presentare, tra quindici giorni, le proprie argomentazioni.

“Sappiamo che è solo l’inizio della nostra battaglia – hanno dichiarato i gestori –ma è una vicenda troppo importante sia per la nostra famiglia che per la città. La nostra famiglia gestisce le giostre da sempre: conosciamo i bambini, li vediamo crescere e poi li rivediamo adulti con i loro figli. Con noi lavorano 20 persone, che con dedizione, si occupano di quella che da circa cento anni è l’unica area ricreativa in centro città. La nostra area è separata dalla villa storica ed è così da sempre: farla chiudere non è solo un danno a noi ma alla storia della nostra città”.

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