Quasi 585 milioni di euro. E’ il saldo attivo previsionale per il 2026 della Regione siciliana. E’ il più alto degli ultimi 5 anni e uno dei più alti in assoluto in epoca euro. La Sicilia incassa fra tasse ed entrate di altra natura, sempre di più e la possibilità di spesa dell’isola cresce soprattutto guardando agli investimenti.
I numeri sono quelli dello studio del servizio bilancio dell’Ars che accompagna nel percorso d’aula il bilancio preventivo 2026. Il saldo attivo previsionale, di fatto è quella parte delle entrate che sarebbe disponibile dopo aver coperto tutte le spese fisse e prevedibili ed aver calcolato il valore complessivo delle leggi di impegno di spesa. Di fatto la Sicilia nel 2026 dovrebbe poter contare su questo ulteriore tesoretto.
Le somme complessive in bilancio
Nel complesso il bilancio della Regione vale 23 miliardi e 300 milioni di euro, ancora in crescita rispetto all’anno precedente quando valeva ben un miliardo meno (22,35). Sarà il punto massimo della crescita rispetto alle previsioni attuali. Dal 2027 si trova sotto i 22 miliardi (21,9).
Il trend di discesa degli anni seguenti non è, comunque, un fatto acclarato. I bilancio corrente, infatti, ha superato di 7 miliardi le previsioni del 2024.
Il tesoretto da 200 milioni
In attesa che il nuovo tesoretto previsto dalle statistiche si concretizzi la Regione può utilizzare quello già concreto da 200 milioni. 41 sono già stati impegnati per i forestali e per i precari storici stabilizzati.
“Sulla finanziaria abbiamo già un quadro abbastanza delineato, con 200 milioni che come maggioranza abbiamo destinato a diversi interventi sociali, per sostenere la crescita economica della Sicilia” dice Salvo Geraci, capogruppo della Lega all’Assemblea regionale siciliana.
Le altre voci di spesa del tesoretto
“La manovra darà molta attenzione anche al precariato storico con risorse per l’aumento delle giornate lavorative degli operai forestali (41 milioni). Abbiamo voluto dare respiro anche alle iniziative delle imprese artigiane destinando 10 milioni per la Crias per i contributi a loro favore. I comuni siciliani potranno contare anche su ulteriori 10 milioni per la pulizia dei centri urbani e la videosorveglianza, così come su 15 milioni per gli extra costi dei rifiuti”.
Una legge di bilancio espansiva
“Sarà una legge di bilancio espansiva grazie all’aumento del gettito e alla crescita de Pil. Sosterremo anche l’export delle imprese siciliane con 15 milioni di euro. E poi, come ha ricordato il presidente Schifani, mettiamo a terra 200 milioni per la decontribuzione a favore delle imprese che assumono lavoratori siciliani” conclude Geraci.






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