“Conoscevo bene l’insegnante morta a Bagheria. Teresa per una decina di anni ha svolto servizio di volontariato al centro San Saverio insieme ad altre due insegnanti di Bagheria.

Erano un gruppo fantastico che riusciva con dedizione a comunicare con i ragazzi del centro del quartiere Ballarò. Era un’educatrice che aveva tanto entusiasmo e metteva tanto amore in quello che faceva. Non riusciamo ancora a comprendere come sia potuto succedere. Quell’insegnante ha subito un enorme torto”.

Padre Cosimo Scordato ricorda quegli anni trascorsi da Teresa Spanò al centro san Saverio nel ritiro San Pietro. Anni in cui la donna uccisa dalla figlia ha trascorso per dare una grossa mano di riscatto ai giovani non sempre semplici del quartiere.

“Bisogna sapere di più della figlia. Cosa le è passato per la testa. Quali influenze esterne ha avuto. Quali drammi ha subito con l’abbondono del padre. – aggiunge padre Cosimo Scordato – Senza puntare il dito, ma sempre per comprendere. Chi ha conosciuto l’insegnante non riesce ancora a credere che avesse mai potuto avere problemi con la figlia. Con gli adolescenti riusciva a legare a farli parlare a sorreggerli nel loro cammino non sempre semplice. Aveva una gioia di vivere, sempre pronta al sorriso. Era una donna eccezionale. Una volta per amalgamare il gruppo degli operatori siamo andati a Roma per un convegno. Anche lei ha preso parte a quel convegno.

E’ stata un’esperienza meravigliosa per tutti. Lei era una che traina, sempre curiosa, una persona allegra. Quando ho saputo la notizia sono rimasto sgomento.

Qui al centro siamo tutti costernati. Perché non riusciamo a comprendere quello che è potuto succedere in quella casa. Purtroppo si tratta di una sconfitta. Non doveva finire così ancora noi tutti non crediamo che sia potuto succedere avendola conosciuta. Un gran peccato. Sono certo che sarà una grande perdita per tutti quelli che l’anno conosciuta. Per questo sabato sarò in chiesa e con celebrerò la funzione. Voglio testimoniare chi era Teresa e cosa ha fatto questa grande donna”.