Non saranno celebrati di nuovo i funerali di Francesco bacchi, il giovane ucciso a Balestrate, (Palermo) durante una rissa nei pressi della discoteca Medusa. Anche i giudici del Tar dopo il presidente non ha sospeso il provvedimento del questore in fare cautelare.
I giudici del Tar della quarta sezione hanno respinto, come già fatto dal presidente, la richiesta di sospendere il provvedimento del questore di Palermo che ragione di tutela dell’ordine pubblico aveva imposto la celebrazione in forma privata.
Era stato disposto il trasporto della salma senza corteo funebre, vietata ogni forma di pubblica commemorazione cerimonia o manifestazione di cordoglio al di fuori della funzione religiosa dentro la chiesa del cimitero. Alla decisione del questore si era opposta la madre del giovane che ha presentato un ricorso al Tar di Palermo e iniziato una raccolta firme per far celebrare il funerale pubblico al figlio ucciso.
I giudici hanno respinto la richiesta di sospensione e legittimato in questa fase cautelare la decisione del questore di Palermo.
Adesso si attende la decisione nel merito per stabilire se i funerali si potranno fare o meno.
L’avvocato della mamma di Francesco Bacchi
“Il Tar ha solo respinto la richiesta di sospensione cautelare dell’ordinanza della questura che aveva previsto i funerali privati per Francesco Bacchi. E’ stato un provvedimento che ci aspettavamo dato che la richiesta di sospensiva è stata esaminata quando già il provvedimento per i funerali privati era stato eseguito.
Ma nel decreto monocratico poi confermato dal collegio si precisa che al pregiudizio riferibile alla compressione della dimensione collettiva e sociale dell’evento e delle esequie appare astrattamente possibile prestare rimedio anche attraverso eventuali forme (civili o religiose) pubbliche successive di commemorazione cordoglio e ricordo quindi sarà con la decisione del merito la cui udienza deve ancora essere fissata che si stabilirà se Francesco Bacchi potrà avere i funerali pubblici”. Lo dichiara l’avvocato Cinzia Pecoraro che rappresenta Daniela Vicari la madre del ragazzo ucciso a calci e pugni la notte del 14 gennaio scorso.
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