Gli uomini della Squadra Mobile di Palermo che indagano sulla morte di Emanuele Burgio, il 25enne ucciso stanotte alla Vucciria a Palermo, hanno portato in questura per interrogarle una serie di persone. Si tratterebbe di uomini del quartiere del Borgo Vecchio con cui l vittima aveva avuto dei contrasti.
L’omicidio di Emanuele Burgio è avvenuto nei pressi della trattoria Zia Pina gestita dalla famiglia del giovane. Tre uomini sarebbe arrivati a bordo di due scooter. Uno di loro ha fatto fuoco contro Burgio.
Tre, quattro colpi che non hanno dato scampo al giovane. Nessuna lite. Un agguato. Le indagini sono coordinate dalla Dda. Burgio non è stato mai arrestato. Gli agenti della squadra mobile diretta da Rodolfo Ruperti stanno indagando sui contrasti nello spaccio di cocaina tra la Vucciria e Borgo Vecchio.
Burgio abitava alla Vucciria, ma avrebbe potuto avere contrasti, nonostante la giovane età, con altri uomini di altre zone di Palermo e tra queste proprio il Borgo Vecchio. Uno scontro culminato con l’agguato di questa notte.
Tanto dolore davanti all’ospedale dove si erano riuniti oltre 300 persone.
L’omicidio è avvenuto nei pressi della taverna Zia Pina.
Le immagini delle videocamere della zona, al vaglio da ore, hanno ripreso in azione un commando di tre persone. Secondo i primi accertamenti,
Burgio già nei giorni scorsi avrebbe avuto violenti scontri per contrasti sulla gestione delle piazze di spaccio della droga.
Sarebbero arrivati in tre a bordo di due scooter. Uno di loro ha esploso alcuni colpi di pistola e sono fuggiti via.
E’ stata la telefonata di un residente della Vucciria ha fatto scattare l’allarme alla centrale della polizia a Palermo. L’uomo, residente vicino alla taverna zia Pina, ha raccontato agli agenti di avere sentito dei colpi d’arma da fuoco sparati nel cuore della notte.
Era circa l’una. Sul posto gli agenti delle volanti hanno trovato tracce di una sparatoria. Poi è arrivata la telefonata
dai medici del Policlinico. Al pronto soccorso era arrivato Emanuele Burgio 25 anni. Era in condizioni gravissime. Il giovane è morto poco dopo. Per tutta la notte alla squadra mobile sono stati sentiti i parenti e gli amici della vittima.
Tanta la disperazione tra i parenti. Questa mattina la zona, cuore della movida cittadina, dove è avvenuta la sparatoria, era stata ripulita.
Quando la polizia è arrivata sul luogo della sparatoria, la scena del crimine era già stata pulita. Gli agenti della scientifica hanno trovato tracce di sangue in via dei Tintori e un casco dentro una fioriera davanti all’hotel La Serenissima di via Chiavettieri e lo hanno portato via.
Per tutta la notte alla squadra mobile sono stati sentiti i parenti e gli amici di Burgio. Gli investigatori stanno ancora cercando di ricostruire se la lite sia scoppiata e degenerata sul posto o se invece si sia trattato di un agguato. Si stanno controllando anche le videocamere di sorveglianza installate nella zona per verificare se sono stati registrati i momenti degli spari.
“Un inaccettabile atto di violenza in città. L’omicidio in Vucciria ci ricorda che non dobbiamo mai abbassare la guardia contro ogni forma di violenza. Esprimo un sentito ringraziamento alle forze dell’ordine e alla magistratura per l’intenso lavoro che stanno svolgendo in queste ore per fare luce sul delitto”.
o afferma il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando
Commenta con Facebook