E’ stato lui a chiamare i sanitari del 118 e dire che aveva ucciso il padre che lo voleva riportate in clinica. Gabriele Gelfo 31 anni era uscito da qualche giorno dall’ospedale di Bagheria. Aveva già minacciato già il padre di morte.

La notte tra sabato e domenica ha prima colpito con un coltello da cucina il padre Salvatore di 72 anni, poi lo avrebbe soffocato nella loro casa di via Gelsomino a Santa Flavia (Pa).

Il 31enne, per due volte negli ultimi anni era stato ricoverato dopo la morte della madre. Adesso è accusato di omicidio volontario aggravato.

I carabinieri di Bagheria, guidati dal capitano Francesco Battaglia, in esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare in carcere firmata dal gip del tribunale di Termini Imerese su richiesta del procuratore Ambrogio Cartosio e del sostituto Giacomo Barbara lo hanno portato in carcere. Lo stesso giovane ha confessato il delitto.

I riscontri del reparto scientifico e il risultato dell’autopsia hanno portato la procura a chiederne l’arresto. L’esame eseguito all’istituto di medicina legale ieri ha infatti chiarito che il 72enne è morto per soffocamento.

L’anziano sarebbe stato soffocato dal figlio che avrebbe anche tentato di tagliargli la gola con un coltello mentre dormiva in camera da letto.

Fra giovedì e venerdì verrà eseguita una perizia psichiatrica sul figlio, ora in carcere a Termini Imerese, per stabilire la sua capacità di intendere e volere e la compatibilità con il regime carcerario.