Cesare Unniemi capo della banda che assaltava i furgoni dei tabacchi era un operaio della Reset, la partecipata del Comune di Palermo che si occupa di manutenzione. Non solo ma era stato eletto rappresentante di base per il sindacato della Uiltucs.

Era lui insieme ad Alessandro Cannizzaro la mente del gruppo che pianificava i colpi al bar. Adesso la Uiltucs ha già annunciato che ha iniziato tutte le procedure per espellere il sindacalista dall’organizzazione di rappresentanza dei lavoratori dopo che l’operaio è stato arrestato.

“Abbiamo già provveduto alla sospensione cautelativa e abbiamo già predisposto gli atti per il procedimento di espulsione che sarà oggetto della prossima riunione degli organismi. Abbiamo appreso la notizia, come tutti, dagli organi di stampa, notizia che ovviamente ci coglie di sorpresa e ci lascia di stucco. Prendiamo le distanze da questa vicenda e in virtù dei principi etici che caratterizzano la nostra organizzazione abbiamo provveduto ai relativi adempimenti del caso con carattere d’urgenza nel rispetto dei principi di legalità che caratterizzano il nostro operato”.

Lo afferma la Uiltucs Sicilia in merito alla notizia che il capobanda era un iscritto alla Uiltucs nella società Reset.

E’ una delle curiosità che emergono dall’operazione dei carabinieri della compagnia di San Lorenzo diretta dal comandante Andrea Senes che ieri ha portato in carcere 13 persone che avevano messo su una banda pronta a tutto pur di svuotare i furgoni che rifornivano i tabacchi.

Nelle prossime ore inizieranno gli interrogatori degli arrestati. Una fase importante per cercare di ricostruire tasselli utili per risalire anche ai tabaccai che compravano gli scatoloni pieni di sigarette rubate.

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