Da un mese studiano quell’ordigno lanciato da un aereo americano nel luglio del 1943. Dalle 10 i militari del genio guastatori stanno cercando di svitare le spolette della bomba americana che poi sarà trasportata nella cava nella zona di Bellolampo, Pian dell’Aia per farla brillare. All’interno dell’area archeologica è stata realizzata una camera di espansione.
“Questa struttura è servita a ridurre i disagi per la popolazione – spiega il capitano Daniele Piazza del Genio Guastatori – In questo modo è stato ridotto il raggio di sgombero. Con una bomba di questo tipo sarebbe stato necessario evacuare un’area di 1800 metri. Grazie a questa camera è stato possibile evacuare solo 3200 persone per un raggio di 400 metri”.
La bomba è stata trovata mentre si stavano svolgendo alcuni lavori di scavo per fare tornare alla luce un’antica abitazione nei pressi del Castello a Mare. Un parco nel cuore di Palermo che nasconde ancora tanti tesori sepolti. “Non è escluso – aggiunge il capitano Piazza – che qui come in altre zone del centro storico di Palermo ci possano essere altri ordigni. Per questo servirebbe una bonifica complessiva da affidare a ditte specializzate”.
Questa bomba ritrovata nel 2016 è sulla stessa linea di lancio rispetto a quella trovata e disinnescata sempre a Palermo nel 2008.
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