Sono in corso gli interrogatori al comando provinciale dei carabinieri. In queste ore sono stati sentiti i parenti, gli amici della vittima, Andrea Cusimano, e del killer Pietro Calogero Lo Presti.

Tutti e due giovanissimi. Il primo 30 anni, il secondo 23 anni. Si cerca di capire cosa ha armato la mano del giovane che in famiglia conta parenti eccellenti che appartengono al clan di Porta Nuova: lo zio Calogero Lo Presti e il cugino di secondo grado Tommaso Lo Presti.

Il padre di Pietro Calogero, Giovanni, nel 2001 era stato accusato di omicidio. Si era presentato in questura e aveva confessato di avere ucciso in un altro mercato storico di Palermo, la Vucciaria, Salvatore Altieri. Allora l’omicidio scaturì da una lite. Anche adesso, secondo quanto stanno accertando i carabinieri del Nucleo Operativo, tutto è partito da una lite.

Pare che fossero volate parole grosse tra il padre del presunto killer e il fratello di Cusimano. Erano arrivati i carabinieri che avevano riportato la calma.

Quanto successo tra le bancarelle del Capo arrivò subito alla Kalsa e così Pietro Calogero Lo Presti avrebbe preso una pistola di marca francese una calibro 38 Lebel.

Arrivato a bordo di una Smart, con un complice, nei pressi di Porta Carini ha iniziato a sparare contro Andrea Cusimano, inseguendolo fin dentro il mercato e lo ha ucciso.

Poi ha buttato la pistola che è stata trovata dai militari. Sul motivo della rissa si stanno concentrando le indagini dei carabinieri del Nucleo Operativo che sono a caccia dell’autista della Smart che è riuscito a fuggire.

Un movente ancora non del tutto chiaro sul quale si stanno concentrando gli investigatori alle prese dopo tre mesi da un altro delitto: il 22 maggio venne freddato in via D’Ossuna Giuseppe Dainotti, anche lui esponente di spicco del clan di Porta Nuova.