“Il 2017 è stato un anno impegnativo e noi riteniamo di aver fatto tutto quel che si poteva fare. Le minacce sono diverse e sono cambiate.

E’ stato un anno faticoso sotto il profilo dell’ordine pubblico con la minaccia terroristica che ci ha visto impegnati sul fronte della prevenzione. In città per aumentare la sicurezza abbiamo incrementato il numero dei dissuasori in cemento. Abbiamo aumentato la presenza di uomini sulla strada con poliziotti di quartiere e in bicicletta. Sotto il profilo del contrasto alla criminalità siamo soddisfatti.

Vogliamo anche avvicinare i cittadini alla polizia di stato. In questa ottica abbiamo aperto un sito Facebook sulla questura e siamo pronti a ricevere le critiche dei cittadini”. Lo ha detto il questore di Palermo Renato Cortese nel corso degli auguri con i giornalisti.

Tra i punti in agenda c’è la cattura di Mattero Messina Denaro primula rossa da 30 anni. “Le attività proseguono e la ricerca del latitante Messina Denaro non arretra di un solo centimetro”. Lo ha detto il questore di Palermo Renato Cortese, parlando del boss latitante ricercato da quasi trent’anni. Proprio pochi giorni fa, a Castelvetrano, decine di uomini della Questura di Palermo e di Trapani erano stati impegnati in perquisizioni che coinvolgevano i fiancheggiatori del boss. Le perquisizioni erano state eseguite dagli uomini della squadra mobile di Palermo e Trapani nelle abitazioni di una trentina di fiancheggiatori del capomafia, tutti indagati per favoreggiamento.

Uno dei temi è la sicurezza percepita dai cittadini. “C’è una percezione di insicurezza che non dipende dai reati che sono in calo, ma è dovuto a un vero e proprio bombardamento mediatico, tra attentati terroristici e sbarchi di immigrati. E noi stiamo lavorando anche su questo per recuperare la percezione di sicurezza. E lavoriamo per avvicinare la polizia alla gente – aggiunge il questore – Palermo non è una città insicura. Noi lavoriamo per avvicinare la gente alla Polizia, per infondere sicurezza per colmare questo senso di insicurezza. Ma se può valere il giudizio di un questore che conosce la città, oggettivamente Palermo non è insicura. Tutti i dati sui reati sono in diminuzione”.

L’ultimo punto quello sul terrorismo che ha portato ad una serie di controlli e azioni volute dalla prefettura.
“Non si registrano minacce terroristiche concrete a Palermo al momento – conclude Cortese – ma noi continuiamo sempre a monitorare. A Capodanno avremo una grande manifestazione che sarà guardata con occhio particolare. Proprio come era già accaduto la scorsa estate al Foro italico. Ci saranno varchi di accesso e la gente potrà divertirsi ma nel rispetto delle regole”.