Trattenute stipendiali ritenute arbitrarie e una diffida formale già inviata: la Uil-Fpl alza il tiro contro il Comune di Palermo.
Il sindacato punta il dito contro l’uso “improprio” dell’istituto della compensazione da parte della Ragioneria comunale, accusata di “mettere le mani in tasca ai lavoratori” e trattenere somme che, secondo la sigla sindacale, spettano di diritto ai dipendenti.
“La nostra organizzazione denuncia la condotta dell’Ente, che viola in modo arbitrario diritti costituzionalmente garantiti”, attacca Totò Sampino, segretario regionale Uil-Fpl Sicilia. “È irragionevole colpire economie maturate da chi ha lavorato onestamente. Il principio dell’intangibilità della retribuzione viene di fatto ignorato – e questo da una Pubblica Amministrazione che dovrebbe essere esempio di legalità e correttezza”.
Ritardi e fondi bloccati: il caso della Polizia Municipale
Nel mirino, ancora una volta, la gestione dei fondi destinati ai lavoratori, in particolare quelli della Polizia Municipale. Nonostante gli stanziamenti ministeriali, denunciano dalla Uil-Fpl, “ci sono dipendenti che aspettano ancora di ricevere quanto dovuto, con le somme bloccate nelle casse comunali”.
Di fronte a questa situazione, il sindacato ha deciso di agire per vie legali. “Con il supporto del nostro ufficio legale e dello studio Palumbo Piccionello, stamattina è partita una nota di diffida al Comune. Se non verranno presi immediati provvedimenti correttivi, ci rivolgeremo alle autorità giudiziarie competenti”, conclude Sampino.
La questione apre un nuovo fronte tra sindacati e amministrazione comunale, con possibili risvolti legali e ricadute sull’erogazione degli stipendi a centinaia di lavoratori del Comune.






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