Ha dato 50 centesimi al posteggiatore abusivo che gli aveva appena ricordato: “Questa è zona nostra, se vuoi lasciare l’auto devi pagare”. Non contento della cifra ottenuta, però, il parcheggiatore gli ha mollato un pugno in faccia.

La polizia di Stato ha arrestato Fadil e Elvis Arizi, padre e figlio kosovari di 33 e 18 anni, accusati del reato di estorsione aggravata. L’episodio è avvenuto nella notte tra venerdì e sabato quando una coppia di giovani, dopo diversi giri a vuoto, era riuscita a trovare parcheggio nei pressi di piazza Marina.

A dare soccorso alle due vittime dell’aggressione gli agenti della volante del commissariato San Lorenzo, che ha visto le due vittime fuggire dal posto e chiedere aiuto.

Era, domenica a tarda sera, la destinazione di una coppia di palermitani, lui 28 anni e lei 27, convinti dopo una serie di infruttuosi giri, di aver trovato parcheggio, proprio a piazza Marina, necessario prologo di una “discesa” in centro.

Scesi dalla vettura, i due si sono visti avvicinare dal più giovane degli Arizi che, con formula concisa e perentoria, ha avvisato l’automobilista: “questa è zona nostra, se vuoi lasciare l’auto devi pagare”, pur non indicando il preciso importo dell’illegittima tassa.

L’Arizi avrà inteso come un affronto l’essersi visto porgere 50 centesimi: si è indispettito, ritenendo poco congrua la somma offerta, ha affrontato a muso duro il palermitano e lo ha invitato ad allontanarsi con la macchina: durante queste concitate fasi che, per altro, avevano visto assieparsi numerosi curiosi lungo la scena del diverbio, a dar man forte al figlio è giunto il padre che ha attirato l’attenzione della vittima chiedendogli chiarimenti; è stato allora che il malcapitato palermitano ha ricevuto un pugno al volto ed Arizi padre ha brandito all’indirizzo di entrambe le vittime un coltello a serramanico.

Le vittime sono fuggite dal luogo dell’aggressione ed hanno richiamato l’attenzione di una pattuglia della Polizia di Stato, appartenente al Commissariato San.Lorenzo”.
I poliziotti hanno facilmente raggiunto i due Arizi e li hanno bloccati e tratti in arresto.

Durante le fasi dell’arresto i poliziotti sono stati avvicinati da altri due componenti del nucleo familiare degli arrestati che hanno reso difficoltose le operazioni dei poliziotti. Questi ultimi due sono stati denunciati per i reati di violenza, resistenza, minaccia a Pubblico Ufficiale e rifiuto di fornire le proprie generalità.