Il giudizio di parifica della Regione Siciliana del 2019 resta sub judice. Se continueranno a mancare i fondi per ripianare il bilancio della sanità lo stabiliranno le sezioni riunite della Corte dei Conti a Roma.
E’ l’effetto dell’ordinanza della Corte di Cassazione presieduta da Pasquale D’Ascola che ha respinto i ricorsi della Regione Siciliana e della procura della Corte dei conti.
“La sentenza della Corte Costituzionale ha difatti stabilito che spetta allo Stato, e per esso alla Corte dei conti, sezioni riunite in sede giurisdizionale, in speciale composizione, esercitare la funzione giurisdizionale e conseguentemente adottare – si legge nell’ordinanza -le sfere di competenza della Regione e della Corte dei conti si presentano distinte e non confliggenti.
Il controllo, riservato al giudice contabile quale organo di garanzia della legalità nell’utilizzo delle risorse pubbliche, non si può arrestare, dunque, per il sopravvenire della legge regionale di approvazione del rendiconto generale, proprio in quanto strumentale ad assicurare il rispetto dei precetti costituzionali sull’equilibrio di bilancio”.
La decisione delle sezioni riunite romane della Corte dei Conti arriverà nei primi mesi dell’anno.
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