Gli uomini della guardia di Finanza hanno arrestato Giovanni Vitale, 52 anni, solo omonimo della famiglia di Partinico, che aveva caricato in un furgone Fiat Ducato sacchi pieni di hashish.
Una tonnellata di droga consegnata dai corrieri in una stazione di servizio lungo la strada statale 113.
Poche decine di metri più avanti, l’alt dei finanziari del Goa del Nucleo di polizia economica e finanziaria.
Vitale non ha opposto resistenza. Partinico resta sempre una piazza importante per il transito di droga.
Un mese fa i finanzieri del gruppo “Pronto impiego” stavano pedinando per le strade di Partinico Antonia Vitale, lei sì parente, sorella per la precisione, del capomafia Vito Vitale. La donna boss, condannata nel 2004, nascondeva in macchina 38 dosi di cocaina.
La consegna dell’hashish custodito dentro sacchi di juta è avvenuta in pieno pomeriggio. Adesso tocca ai pubblici ministeri di Palermo indagare per risalire alla catena e dare un nome ai grossisti e ai corrieri.
Di certo il carico di stupefacenti ha attraversato tutta l’Italia per giungere fino in Sicilia. Resta da capire anche se Vitale lavori per conto proprio o se sia il termine di un’organizzazione più complessa. Quest’ultima è l’ipotesi più accreditata vista la quantità di droga sequestrata.
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