Un uomo di 44 anni nella zona di via Lanza di Scalea a Palermo è stato arrestato dalla polizia per avere colpito al volto la ex moglie.
Un pugno in faccia dopo che è riuscito a forzare l’ingresso. La donna è stata soccorsa dai sanitari del 118 e trasportata a Villa Sofia. La prognosi è di 10 giorni.
Sono intervenuti gli agenti di polizia che hanno ricostruito quanto successo e bloccato l’uomo che è stato portato nel carcere Lorusso di Palermo.
Nel giro di poche ore, la Polizia di Stato è intervenuta in due distinti rioni cittadini, ove ha proceduto a due interventi maturati in contesti familiari, accomunati dalla sofferenza della moglie vittima di violenza e culminati con l’arresto del coniuge.
Le due vicende hanno registrato parecchi punti di contatto e sono esemplari in tema di atti persecutori: la donna, vittima di un menage familiare stantio e violento che, per paura e per non compromettere i già precari equilibri familiari, subisce senza denunciarle le violenze del coniuge, i figli che assistono attoniti al dolore della mamma ed i poliziotti che, dopo una laboriosa ed efficace opera di convincimento, riescono a condurre la vittima sulla strada della denuncia.
E’ così che due pattuglie dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico e del Commissariato di P.S. “Oreto-Stazione” sono riuscite a sottrarre due donne, rispettivamente del quartiere S.Lorenzo e Libertà, alle violente grinfie dei rispettivi coniugi.
In entrambi i casi la scintilla della vendetta era stata attivata dalla volontà timidamente espressa dalle donne di troncare un rapporto ormai naturalmente esauritosi ed in entrambi i casi, quando gli agenti sono giunti nei rispettivi domicili, hanno trovato, in lacrime, figli minori.
I due uomini sono stati tratti in arresto per il reato di atti persecutori e le donne condotte in strutture protette.
La Polizia di Stato è costantemente impeganata sul fronte della prevenzione e del contrasto al fenomeno della violenza contro le donne in tutte le sue drammatiche espressioni. Su questo fronte, in particolare, è già attiva da qualche anno sul territorio, tra le tante iniziative promosse, la campagna “Questo non è amore…il Camper della Polizia di Stato contro la violenza di genere”. Numerose le piazze e le scuole cittadine che hanno già ospitato la nota postazione mobile della Polizia di Stato con al suo interno un’equipe di operatori specializzati della Questura, pronti ad ascoltare per fornire semplici consigli o anche per raccogliere eventuali segnalazioni e denunce da parte di chi fosse stato vittima o testimone di episodi di violenza.
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