Un miliardo e 800 milioni di euro di fondi Poc per investimenti che vanno dai cantieri di lavoro fino agli interventi per le garanzie occupazionali. E’ l’ultimo passaggio del maxi emendamento alla finanziaria regionale approvato dalla Commissione bilancio dell’Ars. Poche le modifiche alla proposta avanzata dal governo. Si lavora a ritmo serrato proprio sul maxi emendamento di Crocetta che di fatto ha riscritto la legge di stabilità siciliana. L’obiettivo è quello di giungere in settimana all’approvazione in commissione per poter calendarizzare i lavori d’aula dalla prossima settimana ed avere, così, davanti quindici giorni di lavoro prima della scadenza dei termini.
Intanto è corsa ad accaparrarsi la paternità di emendamenti di spesa e soluzioni varie approvate nelle commissioni che stanno analizzando la Finanziaria.
Per Antonella Milazzo del Pd “L’approvazione in prima commissione dell’emendamento che destina 5 milioni ai Comuni al fine di consentire la continuità dell’espletamento nelle scuole primarie e secondarie di secondo grado del servizio di assistenza scolastica all’autonomia e alla comunicazione è un decisivo passo in avanti per garantire il diritto alla studio agli alunni con disabilità psicofisiche e/o sensoriali”.
giuseppe Laccoto, sempre del Pd, parla dell’approvazione di “un pacchetto di importanti norme che possono dare impulso a diversi settori produttivi della Sicilia”.
“Si tratta di norme in materia di ‘agricoltura sociale’ per favorire lo svolgimento di attività sociali e socio-sanitarie; interventi di tutela del reddito dei lavoratori dei Consorzi di bonifica e garanzie occupazionali per i settori della forestazione e manutenzione del territorio; istituzione del fondo pensioni per i dipendenti delle Camere di Commercio siciliane; nuove disposizioni in materia di impianti di distribuzione di carburanti per migliorare e potenziare la rete di distribuzione di carburanti ecologici (metano, gpl); disposizioni per la promozione delle attività di donazione e distribuzione di prodotti ‘alimentari e non’ ai fini della solidarietà sociale e per la limitazione degli sprechi”.
Ma se la finanziaria è già complessa per gli interventi che prevede e per le tante esigenze, a complicare il percorso ci sono anche le elezioni che incombono. Il 2017, infatti, è costellato di consultazioni dalle amministrative di primavera alle regionali d’autunno e l’annuncio del Presidente della regione che il prossimo venerdì 17 presenterà il nuovo movimento con il quale si candiderà ha messo tutti sulla difensiva. Prima è toccato al Pd chiedere se Crocetta parlasse da presidente della regione o da candidato nel predisporre la finanziaria, oggi alzano i toni i centristi, i protagonisti della diaspora Udc che preparano, per fine mese, la nascita ufficiale del nuovo movimento di centro sinistra a livello nazionale.
Ma tornando alle questioni politiche vere nessuna dichiarazione ufficiale ma i centristi per la Sicilia minacciano perfino di ritirare i due assessori in giunta Pistorio e Micciché. Il vero motivo è elettorale. Quello di D’Alia è un no alla ricandidatura di Crocetta ma anche al caos in casa Pd. Un modo per sparigliare le carte e continuare a pesare nel panorama politico regionale.
In serata, intanto, il commissario di Forza Italia in Sicilia, Gianfranco Miccichè ha incontrato, insieme al capogruppo all’Ars Marco Falcone, i deputati azzurri a Palazzo dei Normanni, per discutere delle elezioni regionali. Nel corso dell’incontro, che ha visto un articolato confronto tra tutti i partecipanti, si è discusso del rafforzamento delle liste nelle circoscrizioni provinciali, affinché Forza Italia abbia una significativa affermazione a livello territoriale. “Si è posto l’accento sul programma – si legge in una nota – che sarà stilato sia a livello regionale che provinciale. Il commissario Miccichè ha infine confermato l’incontro, per lunedì prossimo, con i partiti alleati con i quali sarà tracciato il percorso per le consultazioni regionali anche se intanto a Palermo ci sono giù pezzi di centrodestra che vanno da solo a iniziare dai salviniani
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