E’ polemica sul villaggio dell’esercito in piazza Politeama con tanto di elicottero da guerra atterrato questa mattina direttamente in piazza Castelnuovo.
Chinnici, revocare l’autorizzazione
“Condivido e sostengo con convinzione la richiesta avanzata dalla Comunità di Danisinni – Sperone 167 e dalla rete Exist Resist, rivolta al Sindaco Roberto Lagalla, di revocare l’autorizzazione per la realizzazione del ‘Villaggio dell’Esercito’ in piazza Castelnuovo dal 2 al 6 ottobre”. Così Valentina Chinnici, deputata all’Assemblea Regionale Siciliana e vice segretaria regionale del Partito Democratico, esprime la propria posizione sulla controversa iniziativa.
“In un momento storico di così profonda crisi umanitaria, mentre a Gaza si consuma una tragedia immane di cui sono vittime innumerevoli civili, è profondamente sbagliato e fuori luogo allestire in una delle piazze simbolo di Palermo uno spazio promozionale delle forze armate con esibizione di armamenti. Palermo, città simbolo di accoglienza e integrazione, deve lanciare un messaggio chiaro e forte di pace, non normalizzare o, peggio, celebrare gli strumenti di guerra”.
La deputata regionale democratica plaude alla mobilitazione cittadina e alla sensibilità mostrata dalle realtà associative e sociali del territorio.
“La voce della città è chiara – prosegue Chinnici – e come istituzioni abbiamo il dovere di ascoltarla. L’amministrazione comunale, guidata dal Sindaco Lagalla, ha ora l’opportunità di compiere un gesto di grande valore, scegliendo di stare dalla parte della sensibilità di una comunità che in queste settimane ha manifestato il suo dolore e la sua ferma opposizione a ogni forma di violenza e sterminio. Mi auguro che il Sindaco voglia dare seguito a questa legittima e pacifica richiesta, disinnescando una potenziale fonte di tensione e lanciando al contempo un messaggio di pace coerente con l’anima di Palermo”.
“Esorto pertanto il Sindaco Lagalla a valutare con il massimo discernimento la richiesta di revoca – conclude Valentina Chinnici – e a prendere una decisione all’altezza dei valori di cui Palermo è portatrice nel mondo”.
Varchi “Esercito presidio di pace”
“L’Esercito rappresenta un presidio di pace, uno strumento essenziale di difesa della Nazione e di protezione per i cittadini” – lo dichiara Carolina Varchi, parlamentare di Fratelli d’Italia. “In un momento storico in cui la sicurezza e la difesa assumono un valore strategico, non c’è spazio per sterili polemiche: occorre piuttosto ribadire l’importanza di chi, con disciplina e dedizione, serve lo Stato e garantisce la nostra libertà” dice Carolina Varchi .
“Gli uomini e le donne dell’Esercito italiano, prosegue Varchi, svolgono quotidianamente un compito prezioso a tutela della pubblica incolumità, spesso esponendosi a rischi enormi. A loro va il nostro più sincero ringraziamento, perché rappresentano un esempio di coraggio e spirito di servizio, dentro e fuori i confini nazionali”.
“L’iniziativa del Villaggio dell’Esercito a Palermo è una bellissima occasione per avvicinare i cittadini a una realtà fatta di sacrificio, disciplina e dedizione.Sono grata, aggiunge Varchi, a quanti hanno reso possibile questa manifestazione. Anche i più piccoli avranno l’opportunità di conoscere da vicino quelle tute mimetiche che sono simbolo di sicurezza, legalità e pace”.
Scarpinato, basta populismi esercito difende cittadini
“Ci prepariamo alla guerra per fare la pace”, ricordava qualche anno fa in un discorso ufficiale il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, generale Carmine Masiello. Un principio che si lega direttamente a quanto stabilito dall’articolo 52 della Costituzione: “La difesa della Patria è sacro dovere del cittadino”.
L’Esercito ha il compito di difendere la Nazione e, nel corso degli anni, è stato protagonista di numerose missioni internazionali in qualità di operatore di pace. Per questo – afferma l’assessore Francesco Paolo Scarpinato – non servono populismo e demagogia, ma solo rispetto e gratitudine nei confronti degli uomini e delle donne dell’Esercito e delle Forze Armate, che ogni giorno servono la Patria mettendo a rischio la propria vita e la propria incolumità.
Così Scarpinato interviene in una nota sulle polemiche sorte questa mattina riguardo alla presenza del Villaggio Esercito a Palermo.
Il sindaco, Villaggio esercito pianificato da tempo
“Il Villaggio Esercito è un evento organizzato dal Ministero della Difesa e rientra in un programma già da tempo pianificato nell’ambito delle attività di avvicinamento tra l’Esercito e la popolazione civile, con l’obiettivo di rafforzare il legame con le comunità e promuovere una cultura della sicurezza, della solidarietà e della difesa civile.
In questa occasione, vogliamo ricordare con orgoglio l’impegno dell’Esercito Italiano nelle missioni umanitarie e di peacekeeping che, in numerosi scenari internazionali, vedono i nostri militari operare quotidianamente per la tutela dei diritti umani, la protezione delle popolazioni civili e il ripristino della convivenza pacifica. Perché la presenza dell’Esercito, ispirandosi all’articolo 52 della Costituzione, rappresenta un punto di riferimento di garanzia e tutela della democrazia.
Anche nei più recenti contesti di crisi, l’Italia ha saputo offrire un contributo concreto alla sicurezza e alla stabilità. In ambito europeo, il nostro Paese ha partecipato alla protezione dello spazio aereo, di fronte alle provocazioni e alle minacce provenienti dalla Russia, contribuendo alla difesa collettiva prevista dai trattati internazionali. Mentre nello scenario mediorientale, l’Italia ha agevolato l’invio degli aiuti umanitari verso Gaza, sostenendo le operazioni internazionali e garantendo, entro i limiti consentiti, la protezione della navigazione della Flotilla.
È importante sottolineare come proprio i militari, più di chiunque altro, conoscano il valore della vita umana e ripudino la guerra come strumento di risoluzione dei conflitti. In quanto donne e uomini al servizio della collettività, i nostri militari portano nel cuore un profondo rispetto per la dignità di ogni persona e operano sempre nel segno della legalità e della pace.
Ecco perché l’evento di Palermo aderisce convintamente ai valori della pace, del dialogo e della cooperazione internazionale, nel rispetto delle sensibilità di tutti. Comprendiamo e rispettiamo le osservazioni di coloro che hanno espresso riserve, riconoscendo in esse il comune desiderio di un mondo senza guerre. E proprio perché, come loro, Palermo e questa amministrazione abbracciano senza il minimo indugio il desiderio di pace, è propizio il momento per rinnovare un patto di solidarietà e vicinanza tra istituzioni, civili e militari, e i cittadini: uniti nel desiderio di pace, nel superamento dei conflitti e nella costruzione di un futuro fondato sulla convivenza civile, la sicurezza umana e la cooperazione tra i popoli”. Così il sindaco di Palermo Roberto Lagalla.
Il vice sindaco Giampiero Cannella
“Le polemiche sull’allestimento del ‘Villaggio Esercito’ in piazza Castelnuovo a Palermo sono incomprensibili e immotivate. Lo sono perché le argomentazioni utilizzate appaiono strumentali e dettate esclusivamente da pregiudizi ideologici. L’esercito e le Forze armate italiane, hanno una lunga tradizione di impegno e dedizione al servizio del Paese in tutti i momenti più critici, dalle calamità naturali alla gestione di emergenze ambientali e persino di contrasto alla criminalità nelle principali città d’Italia. Hanno agito e agiscono, in Patria e all’estero, sempre in rigoroso ossequio ai dettami costituzionali e rappresentano una eccellenza per l’Italia. Lo sanno bene i cittadini palermitani che nel periodo buio dell’emergenza Covid hanno avuto, grazie all’esercito, la possibilità di accedere alla campagna vaccinale. E i nostri concittadini ricordano ancora con simpatia e riconoscenza i militari dell’operazione ‘Vespri siciliani’ schierati dopo le stragi di mafia del ’92. Ad oggi alcuni invocano i militari persino dopo una rissa in centro storico, ma poi gli stessi gridano scandalizzati alla ‘militarizzazione’ per un pacifico evento promozionale programmato da mesi. La presa di posizione alla quale assistiamo è anche e soprattutto ingenerosa nei confronti di uomini e donne in uniforme che oggi in molte parti del mondo rappresentano un presidio di sicurezza, di pace ed anche di conforto alle popolazioni martoriate dai conflitti, persino a Gaza dove le nostre Forze armate hanno compiuto e compiono missioni a sostegno dei civili coinvolti. Le polemiche di pochi, sono certo che si confonderanno tra la simpatia, la solidarietà e l’affetto dei palermitani che hanno una maturità ben diversa da chi ha scelto obiettivo e momento sbagliato per innescare una inutile polemica”.






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