Protesta pacifica dentro al carcere di Termini Imerese (Palermo). Una decina di detenuti da ieri pomeriggio si è rifiutata di entrare nelle celle e sono rimasti nei corridoi per tutta la notte. Ancora questa mattina i reclusi sono rimasti fuori e si rifiutano di entrare. La protesta pare sia scattata per alcuni provvedimenti disciplinari che erano stati presi dalla direzione del carcere contro alcuni detenuti. “Mancano protocolli per gestire queste situazioni – dice Gioacchino Veneziano segretario della Uilpa Sicilia – Su questo ci dovrebbero essere delle direttive chiare. Se usiamo la forza veniamo denunciati per tortura. Servono regole precise altrimenti si rischia che queste proteste di possano allargare a macchia in tutti i penitenziari”.

Agente ferito al Malaspina

Un nuovo agente di polizia penitenziaria è rimasto ferito per separare due detenuti che stavano litigando nel carcere minorile Malaspina di Palermo. A denunciare quanto successo Paolo La Corte, vice segretario provinciale del sindacato autonomo polizia penitenziaria. “Quando i due detenuti hanno iniziato a litigare, uno dei poliziotti in servizio è immediatamente intervenuto per separarli ma è rimasto contuso ed è attualmente in Ospedale. Sembra davvero inarrestabile la spirale di violenza nell’Ipm di Palermo”, prosegue il sindacalista. “Queste sono situazioni che destabilizzano l’ordine, la sicurezza e la serenità del personale operante. Pertanto, considerato quanto previsto dal protocollo in vigore, si rende indispensabile disporre il trasferimento degli aggressori in altro istituto penitenziario”.

I problemi delle carceri

Per Donato Capece, segretario generale del Sappe, “è ora di rivedere completamente le politiche di gestione e di trattamento dei detenuti minorenni, tra i quali vi sono soggetti con profili criminali di rilievo già dai 15/16 anni di età e persino da adulti, fino a 25 anni di età, che continuano ad essere ristretti! La realtà detentiva minorile italiana, come denuncia sistematicamente il Sappe, è più complessa e problematica di quello che si immagina o si rappresenta in fortunate serie Tv”.