Sciopero questa mattina degli operatori del 118 che appartengono al movimento uniti dipendenti (Mud). Un sit in è stato organizzato davanti la Regione in piazza D’Orleans. Tanti i punti che secondo i sindacati sono stati disattesi verso i lavoratori che in questo anno di pandemia sono stati in prima linea per fronteggiare l’emergenza.

“Le indennità di rischio – Lo dice il direttivo regionale del Mud 118 – sono percepite da molte figure sanitarie tranne per il soccorritore che rischia tutti i giorni sulla strada. Oggi il soccorritore lavora rischiando la propria incolumità con mezzi obsoleti con più di 230.000 chilometri. Per noi il rischio è elevato di portare il virus a casa, siamo i primi ad avere contatti con tutti i pazienti covid con le tute protettive, ma spesso anche senza”.

I soccorritori puntano il dito anche sui presidi che sono stati consegnati ai lavoratori. “Alcuni presidi a più di un anno dall’inizio della pandemia, seppur ritirati da Seus, – aggiunge il direttivo – sono risultati essere non a norma, vedi sequestro guardia di finanza di Gorizia che ha pubblicato ì lotti di fabbricazione e che erano tra quelli in nostra dotazione. I centri di sanificazione funzionanti a macchia di leopardo in tutta la Sicilia. E infine in questo anno abbiamo notato una scarsa collaborazione tra la centrale operativa del 118, le Usca, i medici di medicina generale e pediatri di libera scelta”