La valanga grillini travolge anche Forza Italia in Sicilia. Nonostante gli azzurri siano andati in doppia cifra, la sconfitta in tutti i colleggi uninominali è palese così come il risultato complessivo premia solo e soltanto i 5 stelle. una sitjuazione che rischia di far esplodere tutti i malumori interni sopiti dopo la formazone del governo Musumeci.

Ad esprimeri, fino ad ora, sono stati i deputati della fronda interna attiva già prima delle elezioni. Ma agli attacchi a Miccichè ed anche als uo vice Francesco Scoma rispondono i big del partito stringendosi intorno al coordinatore.

“Si mettano da parte i rancori personali e si faccia squadra attorno al fondatore storico di Fi in Sicilia” dice l’ex presidente del Senato, Renato Schifani. “Non amo intervenire in polemiche interne al mio partito – aggiunge – perché ho sempre ritenuto che le diversità di opinioni, se animate da buona fede, debbano essere ricondotte al dibattito interno e non mediatico. Se oggi lo faccio è solo per amore di verità storico-politica su quello che è stato il percorso di Forza Italia con la guida di Gianfranco Miccichè”.

“All’avvenuto insediamento territoriale di nostri rappresentanti di partito ed eletti nel territorio, con la costituzione di gruppi di Fi in tante realtà locali dove eravamo assenti – ricorda Schifani – è seguita la significativa vittoria alle elezioni regionali grazie al grande lavoro unanimemente riconosciuto a Miccichè di avere costruito una alleanza vincente che ci ha consentito di esprimere una significativa rappresentanza regionale. Se poi guardiamo al dato delle recenti elezioni politiche, è risaputo come la nostra regione sia stata la più azzurra d’Italia e che la sconfitta in collegi uninominali non sia riconducibile ai candidati perché non circoscritta alla nostra Isola ma all’intero Mezzogiorno, frutto di una scelta di milioni di elettori del Sud che hanno voluto dare un forte segnale di disagio sociale e politico, e per di più attratti da una promessa irrealizzabile di sussidi statali del tutto demagogici”.

Schifani si dice “certo che tutti coloro i quali parteciperanno all’incontro opportunamente promosso da Miccichè contribuiranno ad una responsabile analisi dello scenario che ha determinato la significativa affermazione del M5S nell’intero meridione e di quelle che dovranno essere le proposte della nostra classe dirigente siciliana per dare un contributo alla futura strategia del nostro partito.

A difendere il coordinatore c’è anche la neo eletta a Messina Urania Papatheu “In Sicilia possiamo dire che Forza Italia, guidata da Gianfranco Micciche’, ha vinto ben piu’ che altrove e con Lega e Fratelli d’Italia si appresta a governare. I voti da noi ricevuti sono stati, proprio in virtu’ della nostra storia, veri consensi cioe’ fiducia consolidata”.

“Di ciò dobbiamo ringraziare l’intelligenza dei siciliani e – è doveroso da tutti nel partito – ringraziare Gianfranco Micciche’ che ne è stato l’artefice protagonista. Al M5s invece sono andati non consensi, ma molti suffragi, cioe’ astratte speranze più facili da vendere nelle urne – aggiunge -. So che la frenesia elettorale è una pessima bevanda lenta da smaltire e che deforma le visioni di qualcuno ma, quando si vince come noi abbiamo ottenuto, la politica matura si occupa dei temi successivi alle elezioni. Si passa dai livori personali ai lavori per il Paese”.

Non poteva mancare la portavoce e neo eletta al senato Gabriella Giammanco “Non è alzando i toni, o addirittura dichiarando guerra, che si risolvono le incomprensioni all’interno di un grande partito come il nostro. Al di là dell’ottimo risultato elettorale raggiunto da Forza Italia in Sicilia, grazie al lavoro del nostro coordinatore Gianfranco Miccichè e all’innegabile appeal del Presidente Berlusconi, credo sia giusto ascoltare e confrontarsi. Con garbo e con la volontà di continuare a costruire, sempre”.

In difesa del presidente dell’ars anche l’assessore Edy Bandiera, il parlamentare nisseno Michele Mancuso, il coordinatore di Forza Italia seniores Salvatore Sparacino, il coordinatore provinciale di Palermo Marcello Caruso e tanti altri. Ma la partita non sembra essere vicina alla conclusione